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Via libera del Papa alle messe “green”

L'annuncio

Il Papa approva le “messe green”: si pregherà per la «custodia del creato». Prevost celebrerà la prima a Castel Gandolfo

Il nuovo formulario si ispira all'Enciclica "Laudato si" di Papa Francesco. Il rito si aprirà con la frase: «I cieli narrano la gloria di Dio, l'opera delle sue mani annuncia il firmamento»

Cronaca - di Agnese Russo - 3 Luglio 2025 alle 18:32

Arrivano le messe “green”, celebrazioni nel corso delle quali si pregherà particolarmente per la cura del creato. Il Papa ha approvato e dato ordine di divulgare un formulario insieme con le adeguate letture bibliche, redatto in lingua latina elaborato dal Dicastero per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti presentato oggi in Vaticano. Secondo quanto annunciato dal cardinale Michale Czerny, prefetto del dicastero per lo sviluppo umano integrale, sarà lo stesso Leone XIV a celebrare la prima di queste messe: dovrebbe essere quella del 9 luglio, che Prevost dovrebbe officiare a Castel Gandolfo, di recente ripristinata come luogo di ritiro estivo dopo i dodici anni di assenza di Papa Francesco. Il Papa è arrivato a sorpresa oggi nella cittadina laziale con qualche giorno di anticipo sul previsto.

Il Papa approva le messe “green” per «la custodia del creato»

«I cieli narrano la gloria di Dio, l’opera delle sue mani annuncia il firmamento», è l’incipit della messa ecologista. «In questo tempo – scrivono nel decreto del Dicastero per il Culto divino e la disciplina dei sacramenti il prefetto cardinale Arthur Roche e il segretario monsignor Vittorio Francesco Viola – appare evidente che l’opera della creazione è seriamente minacciata a causa dell’uso irresponsabile e dell’abuso dei beni che Dio ha affidato alla nostra cura. Per questo motivo si ritiene opportuno aggiungere alle Missae “pro variis necessitatibus vel ad diversa” del Messale Romano il formulario della Missa “pro custodia creationis”».

«Il Sommo Pontefice Leone XIV ha approvato e dato ordine di divulgare questo formulario insieme con le adeguate letture bibliche, redatto in lingua latina e allegato al presente Decreto, e ora il Dicastero per il Culto Divino e la Disciplina dei Sacramenti lo promulga e lo dichiara testo tipico», ha spiegato ancora la Santa Sede.

Nel solco della “Laudato si” di Papa Francesco

È stato poi il cardinale Czerny, spiegando che il Papa celebrerà la messa green a Castel Gandolfo, a ricordare che «il Messale Romano contiene 49 messe e orazioni per diverse necessità ed occasioni: 20 riguardano la Chiesa, 17 le necessità civili, e 12 sono per varie circostanze. Tra i formulari “per le necessità civili”, oggi siamo lieti di introdurre una “Messa per la custodia della creazione”, per rispondere alle istanze suggerite dalla Laudato si’” di Papa Francesco giunte da tutto il mondo».

«Il formulario – ha quindi annunciato Czerny – sarà utilizzato la prossima settimana da Papa Leone XIV nel Borgo Laudato si’, a Castel Gandolfo. Secondo le norme liturgiche, questo formulario potrà essere usato per chiedere a Dio la capacità di custodire la creazione. Quello del creato non è un tema che si va ad aggiungere, ma è sempre presente nella liturgia cattolica. Quando si celebra l’Eucaristia, infatti, “tutto il cosmo rende grazie a Dio … L’Eucaristia unisce il cielo e la terra, abbraccia e penetra tutto il creato”. Durante ogni Messa, benediciamo Dio per il pane e il vino che abbiamo ricevuto e che offriamo: “Frutto della terra… frutto della vite… e del lavoro dell’uomo”. Ora si aggiunge la messa “green”».

Un sostegno «per la cura che tutti dobbiamo prestare nei confronti della natura»

«Con questa Messa – ha osservato ancora Czerny – la Chiesa offre un sostegno liturgico, spirituale e comunitario per la cura che tutti dobbiamo prestare nei confronti della natura, la nostra casa comune. Tale servizio è davvero un grande atto di fede, speranza e carità. Questa Messa è motivo di gioia. Rinnova la nostra gratitudine, rafforza la nostra fede e ci invita a rispondere con cura e amore, in un sentimento sempre crescente di meraviglia, rispetto e responsabilità. Ci chiama ad essere fedeli amministratori di ciò che Dio ci ha affidato nelle nostre scelte quotidiane e nelle politiche pubbliche, così come nella preghiera, nel culto e nel modo con cui viviamo nel mondo».

 

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di Agnese Russo - 3 Luglio 2025