
Il messaggio antico e “futurista” di Papa Leone XIV, tra Fede e Intelligenza artificiale su “Intervento nella società”
“Con l’avvento dell’intelligenza artificiale si apre una nuova fase della storia umana, paragonabile per impatto alla prima rivoluzione industriale. In questo contesto, l’elezione di Papa Robert Francis Prevost, che ha scelto il nome Leone XIV, assume un significato profondo. Il riferimento diretto a Leone XIII non è solo simbolico: come il Papa della Rerum Novarum affrontò le questioni sociali del suo tempo, Leone XIV intende rispondere alle sfide dell’era digitale, riaffermando la centralità della persona, del lavoro e della dignità umana”: si apre con una profonda analisi del senatore Riccardo Pedrizzi, sulla “rivoluzione” del messaggio del nuovo Pontefice, il nuovo numero della rivista trimestrale “Intervento nella società”, con diversi scritti dedicati a Leone XIV.
Nell’editoriale, Pedrizzi sottolinea come il Papa veda nell’intelligenza artificiale non solo uno strumento, ma anche un rischio: quello di rimpiazzare la coscienza, la fede, il discernimento. Ecco perché invita a coniugare innovazione e umanesimo, tecnologia e responsabilità morale. Non a caso denuncia una nuova “aggressione al fatto cristiano”, oggi spesso deriso o ridotto a residuo del passato. La fede, al contrario, resta per lui fondamento indispensabile per contrastare il nichilismo moderno, la disgregazione sociale, la crisi della famiglia. Come il suo illustre predecessore, Leone XIV – scrive Pedrizzi – si propone di rilanciare la Dottrina sociale della Chiesa come guida per una società più giusta, fondata su verità, carità e impegno concreto.
Sullo stesso tema, lo storico, giornalista e parlamentare, Gennaro Malgieri, spiega che tra Ratzinger e Bergoglio “il nuovo Pontefice dalla vocazione missionaria (dodici anni in Perù non sono pochi) sceglierà la strada dell’unificazione della Chiesa cattolica nel segno della tradizione che si rinnova senza sottomettersi al laicismo straccione”.
Sui temi di stretta attualità politica, l’ex presidente del Senato Domenico Fisichella, fornisce una lezione sulle varie forme che lo Stato assume nel corso della sua evoluzione, fino alla degenerazione dello statalismo, la ministra per le Riforme Maria Alberta Casellati analizza l’affollamento normativo che caratterizza la giurisprudenza italiana mentre Michele Vietti si occupa della riforma della giustizia che sta per concludere il suo iter parlamentare, la denatalità e gli interventi del governo nell’articolo firmato dal ministro della Famiglia Eugenia Roccella, ma anche scritti sulle tematiche femminili di Paola Binetti e Stefania Brancaccio.
Sui temi della guerra e della pace, “Intervento” ospita la posizione ufficiale della Farnesina con uno scritto del ministro Tajani, una analisi approfondita del fenomeno-Trump firmata da Alfredo Mantica. Non mancano approfondimenti su temi economici e finanziaria, mentre nella sezione dei “miti” si parla del grande Nino Benvenuti, scomparso recentemente, della grande cantante Mina e della attualissima figura della giornalista Oriana Fallaci.