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Il riconoscimento

Il FMI promuove il governo Meloni: “Bene occupazione e riduzione del debito, l’Italia ha un’economia stabile”

Da Washington elogi all'azione dell'esecutivo. Dall'occupazione alla riduzione del debito il Fondo analizza positivamente l'operato dell'Italia e si lancia in previsioni rosee per il futuro

Economia - di Gianna Gavi - 22 Luglio 2025 alle 18:37

Il FMI promuove il governo Meloni. Arriva da Washington l’ennesimo riconoscimento al buongoverno italiano con un’analisi dettagliata dei conti.

L’analisi del FMI

Un risultato di bilancio migliore del previsto nel 2024 ha permesso il ritorno a un avanzo primario. Proseguire la solida performance fiscale sarà essenziale per riportare il debito pubblico su una traiettoria discendente”. Lo ha affermato il Fondo monetario internazionale, nell’Articolo IV, con cui l’ Fmi valuta la situazione economica e finanziaria di un Paese, dedicato all’Italia. L’ Fmi “ha poi accolto con favore l’impegno delle autorità per un piano fiscale a medio termine che bilanci le considerazioni sulla sostenibilità del debito e le esigenze di investimento, e sia in linea con il quadro di bilancio dell’Unione europea”.

“Il deficit del settore pubblico e i rapporti debito/PIL per il 2024 sono risultati migliori delle previsioni e hanno consentito il ritorno a un avanzo primario. Ma le sfide rimangono”, scrivono da Washington.

Il report sull’occupazione e l’inflazione

Secondo quanto evidenziato dagli analisti nel Report annuale sull’economia e la finanza italiana, “l’occupazione che cresce e la riduzione drastica del deficit realizzata con la disciplina fiscale degli ultimi anni costruiscono un argine fondamentale contro i rischi generati dallo scenario internazionale, tra le incognite sulle politiche commerciali e le tensioni geopolitiche”.

L’inflazione complessiva dovrebbe attestarsi in media all’1,7% quest’anno, prima di convergere verso l’obiettivo della Bce del 2% nel 2026.

Dal FMI rassicurazioni sul futuro

Nonostante “l’accresciuta incertezza sulla politica commerciale globale, il primo trimestre di quest’anno ha fatto segnare un +0,3 per cento anche grazie alla “continua crescita degli investimenti. Un fattore che, complice l’accelerazione prevista per la fase finale del Pnrr, dovrebbe aiutare a tenere botta in attesa della spinta tedesca. In questo contesto, Roma dovrebbe continuare a registrare una crescita moderata” anche nel 2025: l’Fmi prevede un +0,5 per cento, un decimale in meno rispetto alle stime dell’esecutivo. Poi +0,8 per cento nel 2026 e +0,6 per cento nel 2027. Numeri sufficienti a tenere il deficit sotto al 3 per cento del Pil nei prossimi due anni.

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