
Il buco nei conti
Giustizia, l’attacco di Ingroia all’Anm: “Utilizzati i soldi dei magistrati per fare campagna politica contro il governo”
L'ex Pm di Palermo attacca anche Dario Franceschini e giudica positivamente la riforma Nordio nella parte in cui prevede il sorteggio del Consiglio superiore della Magistratura
Ingroia: “Un altro colpo alla credibilità della categoria”
“Il buco da 590mila euro nei conti dell’Anm e i 50mila euro impiegati per un comitato contro il governo rappresentano un ulteriore colpo alla credibilità dell’Associazione Nazionale Magistrati. Sebbene le numerose polemiche e gli scandali sul correntismo, non mi sembra che qualcuno sia corso ai ripari”, dice Antonino Ingroia, ex procuratore, noto per aver lavorato a stretto contatto con Giovanni Falcone e Paolo Borsellino, nell’intervista al quotidiano romano. Per Ingroia,” l’Anm deve adoperarsi in difesa dei propri iscritti. È una funzione che le appartiene. Se, però, questa si trasforma nel solito intervento lobbistico a tutela delle nomine si commette un errore”.
“Della riforma Nordio mi piace il sorteggio del Csm”
Sulla riforma costituzionale della giustizia, Ingroia si dice, “critico rispetto a questo cambiamento per lo stesso motivo per cui lo sono stato con tutte quelle riforme effettuate nell’ultimo ventennio. Non si interviene sul vero problema, ovvero i tempi della giustizia. Questa doveva essere la priorità delle priorità”.
“La selezione, tramite sorteggio, dei componenti del Csm mi sembra una cosa buona o meglio l’unica strada possibile, seppur drastica, per risolvere il problema delle correnti. Così si ferma la loro eccessiva influenza. Non c’è altro sistema. Sono contrario ad altre operazioni o all’ipotesi assurda del doppio Csm”.
“Da Franceschini accuse assurde”
Su Dario Franceschini, che sostiene che i giudici fanno le inchieste ai dem perché non si impegnano abbastanza sulla riforma, Antonino Ingroia è caustico: “È un’assurdità priva di ogni fondamento. Mi risulta che la magistratura agisca in modo equo. Il problema, piuttosto, è un altro, ovvero che la politica, da destra a sinistra, intende ricompattarsi per indebolire chi deve giudicare. Attaccando la magistratura, in ogni caso, si commette un torto verso i cittadini e la stessa Costituzione“.
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