
Tra loro diversi bambini
Gaza, 79 morti in un raid israeliano, la tregua si allontana. L’Onu: “L’emergenza carburante è drammatica”
L'operazione militare ha colpito uno dei centri di rifugio. Per le Nazioni Unite la carenza di benzina mette a serio rischio la sopravvivenza. Fonti palestinesi: i negoziati con Hamas per uno stop alle armi destinati a fallire
Sono almeno 79 i palestinesi uccisi dall’alba in attacchi israeliani a Gaza. Lo ha riferito al Jazeera. Tra le vittime, 30 persone in fila per ricevere aiuti umanitari, hanno reso noto fonti ospedaliere. Il raid di Tel Aviv allontana le ipotesi di tregua sulla striscia mentre le Nazioni Unite lanciano l’allarme della mancanza di carburante e delle conseguenze ulteriori.
Il raid a Gaza contro il centro alimentare
Al Jazeera, parla di colpi sparati “indiscriminatamente su una folla numerosa”. “Molte famiglie disperate dal nord stanno affrontando viaggi pericolosi verso il sud per cercare cibo“, ha spiegato l’inviato dell’emittente araba, aggiungendo che i feriti sono stati trasferiti all’ospedale Nasser di Khan Younis, mentre “molti corpi giacciono ancora a terra”. La Ghf, la Gaza Humanitarian Foundation sostenuta da Stati Uniti e Israele, aveva inizialmente aperto quattro centri di distribuzione a maggio, dopo la chiusura di oltre 400 strutture gestite dall’Onu. Con la sospensione delle attività a Khan Younis per lavori di manutenzione, resta operativo solo il punto di Rafah.
L’allarme dell’Onu sul carburante
La carenza di carburante nella Striscia di Gaza ha raggiunto un “livello critico” e rischia di aumentare drasticamente le sofferenze nel territorio palestinese devastato dalla guerra. A lanciare l’allarme sono state le Nazioni Unite. “Dopo quasi due anni di guerra, la popolazione di Gaza si trova ad affrontare difficoltà estreme, tra cui una diffusa insicurezza alimentare. Quando il carburante si esaurisce, è un nuovo fardello insopportabile per una popolazione sull’orlo della carestia”, hanno avvertito sette agenzie delle Nazioni Unite in una dichiarazione congiunta.
La carenza di carburante, inoltre, mette a rischio la nascita dei bambini, poiché le incubatrici non hanno l’energia sufficiente per alimentare il sistema.
Negoziati sull’orlo del fallimento
“I negoziati indiretti tra Israele e Hamas per cessare il fuoco nella Striscia di Gaza sono sull’orlo del fallimento“, sostengono fonti palestinesi pubblicate alla BBC e all’AFP.
Al centro della paralisi dei colloqui ci sarebbe la questione del ritiro militare israeliano dalla Striscia di Gaza. Hamas pretende un ritiro completo delle forze israeliane come condizione per cessare il fuoco, mentre Israele ha presentato una mappa che prevede la permanenza delle sue truppe in oltre il 40% del territorio.