
A breve l'approvazione
Fine vita, ok al testo del governo in commissione, il no delle opposizioni e il silenzio dei cattolici del Pd
Il provvedimento in Aula dopo metà luglio. Un testo equilibrato che rafforza il concetto della necessità di un'assistenza integrata e dice no al suicidio
Via libera dalla Commissione Sanità del Senato al disegno di legge del governo sul fine vita. Le opposizioni hanno votato contro. Il provvedimento andrà in aula, a Palazzo Madama il 17 luglio. Il testo comincia quindi l’iter nelle due commissioni di merito e il termine per gli emendamenti è stato fissato all’8 luglio.
La maggioranza: “Una legge sul fine vita equilibrata”
“Il testo sul fine vita proposto dalla maggioranza e adottato oggi dalle commissioni giustizia e affari sociali del Senato, con il voto contrario delle opposizioni , è un testo equilibrato ed emendabile nel dibattito parlamentare, come è giusto che sia”. Ha detto Francesco Paolo Sisto, vice ministro della giustizia di Forza Italia.
“Si seguono le indicazioni della Corte costituzionale che non è una gabbia di ferro. Il Parlamento, nella libertà delle sue decisioni, deve prendere le mosse da quegli stimoli per poter legiferare. Mi sembra un dibattito interessante e costruttivo che porterà finalmente la soluzione di un problema che è nel cuore di tutti, un problema grave per il nostro Paese che sta per essere risolto con un approfondito dibattito parlamentare”, ha aggiunto il vice ministro.
La legge: no al suicidio come diritto inalienabile
La legge raccoglie le indicazioni del Comitato di bioetica e riflette anche il pensiero della Chiesa. No al suicidio come diritto, si alle cure palliative e il rifiuto dell’accanimento terapeutico. Sul punto la Corte Costituzionale aveva invitato il legislatore a riempire un vuoto.
Il no delle opposizioni e le polemiche
Le opposizioni hanno votato contro.” Il testo base sul fine vita approvato in Commissione in Senato rappresenta un’offesa alle persone che soffrono, ai loro familiari e alla laicità dello Stato. per accedere al suicidio assistito è un obbrobrio, mentre l’esclusione del Ssn è classista: ci sarà chi potrà permettersi di ricorrere all’eutanasia e chi dovrà soffrire le pene dell’inferno perché non ha i soldi si tratta di una mossa per impedire alle Regioni di favorire l’attuazione delle scelte sul Fine vita con leggi regionali, come ha fatto la Toscana. Alla faccia dell’autonomia della Lega. C’è da sperare che questo testo non venga approvato, altrimenti sarebbe un passo indietro rispetto alla sentenza della Corte. Meglio nessuna legge che questa legge”, dice Riccardo Magi parlamentare di + Europa.
Il silenzio dei cattolici del Pd
La componente cattolica del Pd, piuttosto ampia, sul punto si allinea al no del partito. Ancora una volta, su i temi etici, i cattolici “democratici” subiscono la preponderanza della componente postcomunista. Nel silenzio assoluto.
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