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Mantovano droga narcotraffico

A "Parlate di mafia"

Droga, Mantovano: «Colpire la filiera, come fu per il contrabbando. Ricordiamo la lezione di Falcone: credere nel risultato»

Il sottosegretario avverte sui rischi legati alle nuove droghe, che alimentano il vecchio business: «L’Italia è uno dei pochi Paesi ad avere un piano nazionale fentanyl. Per salvare i nostri ragazzi serve prevenzione» 

Politica - di Alice Carrazza - 18 Luglio 2025 alle 15:45

«Dobbiamo fare molta attenzione a tutta la filiera»: dal narcotraffico alle piazze di spaccio. Con queste parole Alfredo Mantovano, sottosegretario di Stato alla presidenza del Consiglio con delega alle politiche antidroga, ha tracciato una linea strategica nel contrasto alla droga, intervenendo alla quarta edizione dell’evento Parlate di mafia, organizzato dai gruppi parlamentari di Fratelli d’Italia con la collaborazione dell’Ufficio studi del partito.

Mantovano rilancia l’allarme sulle nuove droghe

Il tema è in particolare quello delle nuove droghe che irrompono nei vecchi business criminali, un connubio che si fa ogni giorno più tossico. Per rendere l’emergenza plastica, Mantovano ha affiancato il rigore delle cifre alla gravità delle parole, con l’ausilio di slide. Oltre 100.000 morti per droga negli Stati Uniti solo nel 2023, di cui più di 76.000 dovuti al fentanyl: un veleno sintetico fino a cento volte più potente della morfina, che sfrutta canali opachi e si nasconde dietro il volto grigio dell’ordinario. «L’Italia — ha ricordato il sottosegretario — è uno dei pochi Paesi che ha un piano nazionale fentanyl che viene studiato dagli altri Paesi».

Una strategia a tutto campo

«Innanzitutto invito a fare un’analogia con quello che l’Italia ha fatto un quarto di secolo fa nei confronti del traffico al contrabbando – ha spiegato Mantovano – Quando l’Italia ha voluto affrontare come meritava il contrabbando, non ci si è limitati a seguire i traffici internazionali ma è stato elevato il livello di attenzione anche nei confronti del contrabbandiere di strada. Questa considerazione nell’insieme della filiera ha portato a un drastico ridimensionamento del fenomeno: credo che dobbiamo ottenere lo stesso obiettivo con un contrasto serio al narcotraffico che consideri ogni elemento della filiera».

Il volto moderno della criminalità

Il ragionamento non lascia spazio a interpretazioni lassiste: colpire solo i vertici e lo spaccio non basta, serve un’azione sistematica che tenga conto delle dinamiche di produzione, trasporto e distribuzione, ma anche del riciclaggio e delle forme nuove di occultamento. Nelle slide proiettate durante il convegno – dense di dati e riferimenti – si è tracciata la mappa di un ecosistema criminale che oggi non si muove più secondo le logiche della spettacolarizzazione violenta, ma predilige la penombra delle operazioni finanziarie sofisticate, delle criptovalute, delle società di comodo e delle transazioni in oro difficili da intercettare.

Una priorità nazionale: salvare le nuove generazioni

La realtà italiana, con i suoi numeri allarmanti – quasi 910.000 giovani tra i 15 e i 19 anni hanno consumato droga almeno una volta nella vita – impone un cambio di passo. La tossicodipendenza, ribadisce Mantovano, è una priorità. E va trattata non come una fatalità sociale, ma come una malattia da prevenire e da prosciugare alla radice, prima che si diffonda.

Per questa ragione, «il governo ha deciso di investire e dal 2024 a 2025 le risorse per il recupero delle dipendenze sono quasi raddoppiate: da 94 milioni euro a 160 milioni euro».

Falcone come bussola morale

Lo spirito è quello di Giovanni Falcone, magistrato assassinato nella strage di Capaci del 1992 e simbolo della lotta alla mafia, richiamato più volte durante l’evento: «Se non fossimo animati dalla fiducia di poter contribuire alla soluzione del problema, non saremmo certamente in grado di compiere il nostro lavoro». Una lezione che vale tanto per i magistrati quanto per chi governa. Perché oggi il narcotraffico si alimenta non solo della disperazione, ma anche dell’indifferenza.

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di Alice Carrazza - 18 Luglio 2025