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Nuovi guai per Gualtieri sul tombino asfaltato e sigillato su Via Balduina

Assurdo capitale

Della serie i guai di Gualtieri: l’ultima? I lavori a Roma sigillano i tombini. E l’ennesimo sfregio fa il giro del web (video)

Nella capitale, su Via Balduina, un tombino è stato completamente asfaltato e sigillato, rendendolo inutilizzabile. La vicenda, denunciata da "Welcome to Favelas", evidenzia l'ennesimo caso di lavori pubblici eseguiti in modo assurdo e inefficace, scatenando nuove polemiche sulla gestione capitolina

Politica - di Ginevra Sorrentino - 14 Luglio 2025 alle 19:49

Solo ieri una nuova bomba d’acqua si è abbattuta su Roma, causando disagi in tutta la città e, a bomba (non di acqua per fortuna), torna il sito di Welcome to favelas che, non a caso, già alcuni giorni fa aveva segnalato lo stato “critico” dei tombini nella capitale. E alla fine della fiera: non c’è pace per la giunta Gualtieri. Dopo annose polemiche su buche, rifiuti e ritardi nella manutenzione urbana, ecco che un nuovo, emblematico caso, si affaccia all’orizzonte, alimentando il fuoco della critica e mettendo ancora una volta in luce le croniche inefficienze della città eterna. Il protagonista è questa volta un tombino, o meglio ciò che ne resta, su Via Balduina, trasformato in un sigillo d’asfalto da un “lavoro” che sa più di beffa che di ripristino o di manutenzione che dir si voglia.

Gualtieri e l’ultimo sfregio a Roma: tombini sigillati

A scoperchiare – ironia della sorte – il caso è stata la pagina social “Welcome to Favelas”, ormai vera e propria sentinella del degrado romano, che con il suo occhio attento e la sua mordace ironia ha immortalato la situazione paradossale. Un tombino, che dovrebbe garantire l’accesso alle reti sottoservizi, è stato letteralmente inglobato e sigillato da una colata d’asfalto, rendendolo di fatto inutilizzabile. Un intervento che, più che risolvere un problema, ne crea uno nuovo, impedendo qualsiasi futura ispezione o manutenzione ordinaria.

 

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Il caso di “Via Balduina”

La segnalazione, diffusa in rete, ha immediatamente sollevato un’ondata di indignazione e ilarità amara. Cittadini esasperati commentano l’ennesimo esempio di spreco di risorse pubbliche e di lavori eseguiti con una superficialità disarmante. «È l’ennesima dimostrazione dell’improvvisazione con cui si opera a Roma», tuona un residente di Via Balduina. «Prima le buche che rimangono per mesi, poi i rattoppi fatti in questo modo. Chi controllerà mai questi lavori? E chi pagherà per rifarli, quando servirà accedere a quel tombino?»…

L’allarme (e la denuncia) di “Welcome to favelas”

Ma la denuncia di “Welcome to Favelas” è solo l’ultima di una lunga serie che ha visto la pagina denunciare lo stato di abbandono di intere aree della città. Le voragini stradali trasformate in fiumi d’asfalto percorsi da veri e proprio flussi d’acqua corrente dopo ogni pioggia. E i marciapiedi impraticabili. Ogni segnalazione, spesso corredata da foto e video che non lasciano spazio a dubbi, diventa un proiettile indirizzato verso la gestione capitolina, che fatica a scrollarsi di dosso l’immagine di un’amministrazione in perenne affanno.

Gualtieri e l’ultimo “caso” del tombino sigillato di Via Balduina

Per il sindaco Gualtieri, già alle prese con le sfide titaniche del Giubileo e dell’Expo 2030, il tombino sigillato di Via Balduina diventa allora l’ennesima spina nel fianco? Il simbolo di una Roma che continua a inciampare nelle piccole e grandi mancanze quotidiane? Ai cittadini l’ardua sentenza. Nel frattempo, però, l’episodio riaccende i riflettori sulla qualità dei lavori pubblici e sui controlli, o la loro assenza, da parte degli enti preposti.

Gualtieri tra tombini e buche: una città nel caos, altro che dolce vita…

Mentre l’opposizione, che già da tempo accusa la giunta di inerzia e disorganizzazione, si prepara ad affilare le armi, la domanda che circola tra i romani è una sola: quanti altri tombini dovranno essere “saldati” prima che l’amministrazione riesca a rimettere in carreggiata una città che sembra scivolare sempre più verso il caos? Per ora, l’unica certezza è che “Welcome to Favelas” sarà lì, pronta a immortalare il prossimo, surreale capitolo della “dolce (e amara) vita” dei romani.

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di Ginevra Sorrentino - 14 Luglio 2025