
Partito dalla Grecia
Delitto di villa Pamphili, Kaufmann arriva in Italia e da in escandescenze: “Vi denuncio tutti”
L'americano, presunto assassino della compagna e della figlioletta, si era rifugiato nel Paese ellenico. Aveva chiesto, invano, di essere trasferito negli Stati Uniti. Trasferito in ospedale per un malore
Francis Kaufmann , il 46/enne statunitense accusato del duplice omicidio di villa Pamphili, a Roma, è stato estradato oggi in Italia dalla Grecia con un Falcon 900 dell’Aeronautica Militare atterrato all’aeroporto di Ciampino poco prima di mezzogiorno. L’americano ha dato in escandescenze, dicendo di essere stato aggredito dagli agenti e di essere pronto a denunciare tutti. Lamentando un malore è stato portato al Policlinico di Tor Vergata.
Trovato il Dna di Kaufmann
Sui reperti trovati ed esaminati dalla Polizia Scientifica, nell’ambito dell’indagine sui delitti di Villa Pamphili, è stato isolato un profilo genetico maschile che per metà è riconducibile a quello di Francis Kaufmann, Delle risultanze investigative scrive oggi il Messaggero. In base a quanto emerso dall’attività di analisi su alcuni oggetti, a cominciare dal telo nero sotto il quale è stato trovato il cadavere di Anastasia Trofimova, gli investigatori, comparando il Dna della piccola Andromeda, la bimba di 11 mesi strangolata da 48enne, hanno isolato un profilo genetico che per metà è corrispondente a quello della figlia del cittadino americano che proprio oggi verrà estradato in Italia dalla Grecia dove è stato arrestato il 13 giugno scorso. “Si tratta di tracce biologiche miste – si legge sul quotidiano romano – saliva e sangue”. Tramite un percorso deduttivo gli inquirenti hanno, quindi, un elemento probatorio che avvalora la tesi del duplice omicidio.
Le polemiche sui soldi per il film mai realizzato
Dopo l’omicidio di Villa Pamphili era emerso che Kaufmann con lo pseudonimo di Relax Ford svolgeva una sorta di attività cinematografica in realtà mai concretizzatasi. E che, il 2020, aveva ricevuto un contributo superiore agli ottocentomila euro per un film mai realizzato. Anche per questo, il ministro della cultura, Giuli, ha introdotto un giro di vite sui fondi elargiti per il sostegno al cinema. Il presunto assassino statunitense ricevette i fondi durante il governo Conte bis.