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Dazi, Meloni detta l’agenda

Bilaterale a Palazzo Chigi

Dazi, trattativa avanti tutta. Meloni: chiudere il 1° agosto e rafforzare l’Occidente unito. Altri scenari? Insensati

No a guerre commerciali, sì a un'Occidente interconnesso: nell'incontro con il Cancelliere austriaco Christian Stocker la premier sul punto accelera. E rilancia: «Continueremo insieme con gli altri leader e in costante contatto con la Commissione europea a lavorare per un accordo che possa essere reciprocamente vantaggioso»

Politica - di Ginevra Sorrentino - 15 Luglio 2025 alle 18:36

La bussola del governo di centrodestra punta decisa sulla stabilità dell’Occidente e sulla necessità di una linea ferma sui dossier internazionali più scottanti: lo ha ribadito il presidente del Consiglio Giorgia Meloni in una conferenza stampa con il Cancelliere federale austriaco Christian Stocker a Palazzo Chigi, toccando temi cruciali come i dazi tra Ue e Usa, la guerra in Ucraina, e la situazione in Medio Oriente. Ma procediamo con ordine.

Dazi, Meloni: «Lavoriamo a un’intesa. E c’è la data»

E cominciamo dal fronte dei dazi, in merito al quale la premier ha lanciato un messaggio netto e chiaro: «Continueremo insieme con gli altri leader e in costante contatto con la Commissione europea a lavorare per una accordo che possa essere reciprocamente vantaggioso, che deve essere concluso prima del prossimo primo di agosto. L’obiettivo resta quello di rafforzare l’Occidente nel suo complesso e rendere ancora più forti le nostre economie che sono già economie strettamente interconnesse. Tutti gli altri scenari sarebbero totalmente insensati nell’attuale contesto».

«Scongiurare in ogni modo guerra commerciale tra due sponde dell’Atlantico»

E a stretto giro, con altrettanta trasparenza e lungimiranza, Meloni ha anche aggiunto: «Ci siamo soffermati anche sul quadro più generale. Abbiamo parlato dei negoziati commerciali in corso tra Unione europea e Stati Uniti. Siamo d’accordo sul fatto che occorra scongiurare, come abbiamo detto molte volte, in ogni modo, una guerra commerciale tra le due sponde dell’Atlantico». Pertanto, come anticipato, il traguardo da raggiungere è quello di un «accordo reciprocamente vantaggioso» tra Unione Europea e Stati Uniti, da concludere nell’ottica di una tempistica stringente per evitare escalation dannose, ha sottolineato Meloni, evidenziando la priorità di un fronte occidentale compatto e prospero.

Meloni, dai dazi all’Ucraina: «Bene il cambio di postura Usa»

E da un punto all’altro dello scacchiere internazionale, e da un  dossier a quello successivo sul tavolo della politica mondiale, non poteva mancare un focus sulla crisi ucraina, rispetto alla quale la posizione italiana rimane salda: pieno sostegno a Kiev e pressione su Mosca. Meloni ha ringraziato l’Austria per il contributo alla Conferenza internazionale sull’Ucraina, definendola «un’iniziativa di successo». Non solo. La premier ha ribadito che la Russia «continua a colpire i civili con attacchi sempre più intensi e brutali», dimostrando la sua scarsa volontà di pace, nonostante la disponibilità al dialogo mostrata dall’Ucraina. E, di recente, anche da parte dell’amministrazione Trump. Rilevando sul punto: «Vediamo oggi un cambio di postura da parte degli Usa e ovviamente lo salutiamo positivamente», ha dichiarato Meloni, sottolineando l’importanza di un fronte unito per «restituire all’Ucraina un futuro di pace, sicurezza e libertà».

Meloni, non solo dazi. Putin? «Dalla Russia nessun passo per la pace»

Più specificatamente, la premier Meloni ha rimarcato: «L’obiettivo comune è restituire all’Ucraina un futuro di pace e di sicurezza e libertà. Per arrivarci il percorso è duplice: continuare da un lato a sostenere Kiev perché si possa difendere e aumentare la pressione sulla Russia. Come sapete l’Ucraina ha accettato ripetutamente il cessate il fuoco incondizionato. Ha assicurato la disponibilità a sedersi al tavolo delle trattative. Mentre sul lato russo continuiamo a non vedere passi avanti. Anzi la Russia continua colpire i civili. Sono attacchi sempre più intensi e brutali. Che confermano quanto poco Mosca sia impegnata a costruire quella pace che invece tutti noi perseguiamo. E questo nonostante la volontà di dialogo dell’amministrazione Trump che Mosca ha deciso di non accogliere».

Da Teheran a Gaza, passando per la Siria

Ma non è tutto. Il contesto ha permesso alla premier di toccare anche le delicate situazioni in Iran e a Gaza. La linea del Governo italiano è da sempre orientata alla ricerca di soluzioni diplomatiche e alla tutela dei diritti umani, con un’attenzione costante alla de-escalation delle tensioni in Medio Oriente. In particolare: con il cancelliere federale dell’Austria Christian Stocker Meloni ha dichiarato di aver avuto «uno scambio sull’Iran», rispetto a cui «condividiamo la preoccupazione per la decisione di Teheran di sospendere la collaborazione con l’Aiea».

Mentre, «sul Medio Oriente – ha proseguito il presidente del Consiglio – abbiamo condiviso l’assoluta urgenza di un cessate il fuoco a Gaza che possa condurre al rilascio di ostaggi e permetta di fornire la necessaria assistenza umanitaria alla popolazione». Così come, riguardo alla transizione in Siria, occorre  «sostenere il processo e garantire la protezione di tutte le comunità etnico-religiose», ha detto la premier Giorgia Meloni parlando in una conferenza stampa con il cancelliere federale d’Austria Christian Stocker a Palazzo Chigi.

E sul fronte migranti…

Infine, sulla gestione e il controllo dei flussi migratori è stato il cancelliere austriaco a fare la chiosa sull’argomento, dichiarando: «Sono molto lieto di trovare nell’Italia un partner molto stretto e affidabile. Ti ringrazio, cara presidente, per tutti gli sforzi personali che hai fatto per mettere in sicurezza la frontiera esterna dell’Ue». Aggiungendo in calce: «Italia e Austria sono due Paesi particolarmente colpiti dalla migrazione irregolare. Abbiamo visto anche in passato che, purtroppo, siamo rimasti piuttosto abbandonati. Attualmente nell’Unione Europea ci troviamo su una via migliore. E i prossimi passi saranno sicuramente la piena attuazione del patto per asilo e migrazione da parte di tutti gli Stati membri».

Italia e Austria, alleanze tradizionali per promuovere la stabilità internazionale

Questo, ha proseguito Stocker, «richiede anche delle soluzioni innovative per quanto riguarda “i centri” e i “Paesi terzi sicuri”; questo richiede una collaborazione più forte anche con i Paesi di provenienza e di transito. E mi congratulo con l’Italia per i successi che ha già raggiunto». Un incontro, quello con il Cancelliere Stocker, che ha dunque fornito l’occasione per ribadire i capisaldi della politica estera italiana, che punta a consolidare le alleanze tradizionali e a promuovere la stabilità internazionale, con uno sguardo attento alle sfide geopolitiche che continuano a ridisegnare gli equilibri globali. La visione è quella di un Occidente unito, non solo politicamente, ma anche economicamente. E capace di affrontare le minacce e di costruire un futuro di prosperità e sicurezza condivisa.

 

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di Ginevra Sorrentino - 15 Luglio 2025