
Gli annunci di Trump
Dazi, Meloni zittisce la sinistra: “Una guerra con gli Usa renderebbe la Ue più debole”. Von der Leyen: “Sospesi i contro-dazi”
Dopo una giornata di accuse del Pd e della sinistra, Giorgia Meloni in serata decide di replicare alle isterie su un presunto “immobilismo” dell’Italia e sulla linea soft adottata da Palazzo Chigi, che preferisce la trattativa alle minacce sparacchiate sui media. “Anche oggi, il governo è in stretto contatto con la Commissione europea e con tutti gli attori impegnati nella trattativa sui dazi. Una guerra commerciale interna all’Occidente ci renderebbe tutti più deboli di fronte alle sfide globali che insieme affrontiamo. L’Europa ha la forza economica e finanziaria per far valere le proprie ragioni e ottenere un accordo equo e di buon senso. L’Italia farà la sua parte. Come sempre”, dice in una nota la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni.
E alla sinistra, replica anche il capogruppo al Senato, Lucio Malan. “Anche davanti alla crisi dei dazi, aperta dalla lettera del presidente Trump, l’opposizione di sinistra dimostra tutta la sua pochezza. Per settimane il Pd e il M5s hanno sbraitato, sostenendo che il governo italiano doveva affidarsi alla Commissione europea per le trattative con gli Stati Uniti e non agire autonomamente. Adesso che la discussione si complica, per loro il premier Meloni è responsabile e colpevole di quello che è accaduto. Ancora una volta la sinistra ha dimostrato tutta la sua inadeguatezza, il suo provincialismo, davanti alle grandi sfide”, dichiara il presidente dei senatori di Fratelli d’Italia.
“Gli italiani sono certamente rassicurati dal fatto che chi è alla guida della Nazione agisce in modo ben diverso, senza tentare di lucrare consenso con questi atteggiamenti strumentali, e sanno bene che con il governo Meloni, in ogni situazione, le famiglie e le imprese italiane saranno tutelate”, conclude Malan.
Dazi, la posizione della Ue
Sui dazi Usa, al 30% per l’Ue dal primo agosto, “siamo sempre stati molto chiari sul fatto di preferire una soluzione negoziata. Questo rimane valido e utilizzeremo il tempo che abbiamo” fino alla scadenza. Così la presidente della Commissione Europea, Ursula von der Leyen, commentando in conferenza stampa la lettera sui dazi del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump. “Possiamo rispondere con contromisure se necessario”, ha aggiunto. “Estenderemo la sospensione delle nostre contromisure fino all’inizio di agosto e, nel frattempo, continueremo a predisporre ulteriori contromisure per essere pienamente preparati”, ha poi aggiunto von der Leyen.
La presidente della Commissione Europea ha poi annunciato che è stata raggiunta un’ “intesa politica” con l’Indonesia per la conclusione di un accordo di libero scambio. “Stiamo vivendo tempi turbolenti e quando l’incertezza economica incontra la volatilità geopolitica, partner come noi devono avvicinarsi. Quindi oggi stiamo compiendo un grande passo avanti in questo partenariato”, ha dichiarato nel corso della conferenza stampa congiunta a Bruxelles con il presidente indonesiano, Prabowo Subianto.
Berlino: “Adottare misure decise”
Sarà necessario adottare “contromisure decise” per contrastare i dazi statunitensi se non si raggiungerà un accordo “equo” con Washington, ha affermato intanto il ministro delle Finanze tedesco, Lars Klingbeil, in un’intervista al quotidiano Sueddeutsche Zeitung, dopo la lettera inviata dal presidente americano. Secondo Klingbeil, è ancora necessario tenere “negoziati seri e orientati alla soluzione” con gli Stati Uniti, ma ha aggiunto che, in caso di fallimento, l’Ue avrà bisogno di “contromisure decise per proteggere i posti di lavoro e le imprese in Europa”.