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Von der Leyen e Trump si incontreranno in Scozia per parlare di dazi

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Dazi, manovre di avvicinamento tra Ue e Usa: Ursula von der Leyen annuncia che domenica vedrà Trump in Scozia

La presidente della Commissione su X spiega che l'incontro è stato concordato «dopo una proficua telefonata». Al centro del confronto «le relazioni commerciali transatlantiche e di come mantenerle solide»

Politica - di Natalia Delfino - 25 Luglio 2025 alle 19:45

Ursula von der Leyen incontrerà Donald Trump domenica in Scozia per parlare di dazi. L’annuncio è stato dato sui social dalla presidente della Commissione Ue, spiegando che l’incontro è stato concordato «dopo una proficua telefonata».

Domenica in Scozia incontro tra Ursula von der Leyen e Donald Trump sui dazi

I due leader, ha scritto ancora von der Leyen su X, discuteranno «delle relazioni commerciali transatlantiche e di come mantenerle solide». Trump è partito oggi per la Scozia. In programma ha l’inaugurazione di un campo da golf da 18 buche nella sua proprietà ad Aberdeen, intitolato a sua madre, Mary Anne MacLeod, nata e cresciuta su un’isola scozzese prima di emigrare negli Usa, e la visita al suo resort di golf a Turnberry, sulla costa orientale. Oggi la portavoce della Casa Bianca, Karoline Leavitt, ha fatto sapere che, con l’occasione e proprio a Turnberry, il tycoon lunedì avrà un bilaterale con il premier britannico Keir Starmer. Anche l’incontro con Starmer, secondo quanto riferito dal Financial Times, verterà sui dazi, con la chiusura dell’accordo sulla rimozione delle tariffe al 25% sull’acciaio britannico, ancora in vigore nonostante l’intesa generale già raggiunta.

Trump: «Il 50% di possibilità di raggiungere un accordo, ma col Giappone erano anche meno…»

Prima di partire, parlando con i giornalisti, Trump aveva detto di valutare al 50% le possibilità di raggiungere un accordo con l’Ue. «Forse anche meno», ha aggiunto, ricordando tuttavia che con il Giappone riteneva di avere un 25% di possibilità finché Tokyo non si è «aperta completamente agli Stati Uniti». Il presidente Usa si è detto pessimista, invece, per quanto riguarda la possibilità di un accordo con il Canada: «Con loro non abbiamo avuto fortuna».

I negoziatori – Maros Sefcovic per l’Ue e Howard Lutnick e Jamieson Greer per gli Usa – hanno preparato un accordo che si fonda essenzialmente sull’imposizione di dazi da parte degli Usa sulle importazioni dall’Ue del 15%, con alcune eccezioni.

L’Ue continua a preparare il piano B: per le contromisure 257 pagine di tabelle

Intanto la Ue continua a portare avanti anche il piano B, nel caso non si riuscisse a raggiungere l’accordo. Ieri sera la Commissione ha pubblicato un documento di 257 pagine, quasi tutte di tabelle che indicano i codici doganali delle merci che saranno colpite nel caso in cui dovessero scattare le contromisure europee nei confronti degli Usa. In caso di mancato accordo queste misure entreranno in vigore con una tempistica graduale. Le contromisure adottate in risposta ai dazi Usa su acciaio e alluminio entrerebbero in vigore il 7 agosto, ad eccezione delle tariffe sulla soia e sulle mandorle, che entrerebbero in vigore il primo dicembre 2025.

I dazi previsti dalle misure aggiuntive adottate il 24 luglio scorso, invece, entrerebbero in vigore in due fasi, a seconda della merce importata in questione: per la maggior parte delle merci, i dazi verrebbero riscossi a partire dal 7 settembre, per dare alle autorità doganali tempo sufficiente per prepararsi alla riscossione di tali dazi. Per le merci rimanenti, i dazi verrebbero riscossi a partire dal 7 febbraio 2026, per dare all’industria europea il tempo di adattare le proprie catene di approvvigionamento, data la natura sensibile delle merci in questione.

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di Natalia Delfino - 25 Luglio 2025