
La Procura di Crotone
Cutro, la vergogna: rinviati a giudizio sei militari che provarono a salvare i migranti abbandonati dagli scafisti
Si rischia la beffa finale nella tragica vicenda dei migranti naufragati a pochi metri dalla spiaggia di Cutro dove erano stati lasciati in balìa delle onde da parte di scafisti senza scrupoli. Sono stati rinviati a giudizio quattro finanzieri e due militari della Guardia Costiera coinvolti nell’inchiesta sul naufragio di migranti a Steccato di Cutro in Calabria. Lo ha stabilito oggi, lunedì 21 luglio, il gup del Tribunale di Crotone, Elisa Marchetto, nell’udienza preliminare celebrata sul disastro in cui, il 26 febbraio 2023, morirono 94 migranti tra cui 35 minori, e si registrarono numerosi dispersi. I sei militari dovranno rispondere dei reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo in relazione alla mancata attivazione, la notte della tragedia, del Sar, il Piano per la ricerca e il salvataggio in mare.
Strage di Cutro, il rinvio a giudizio dei militari
La Procura della Repubblica di Crotone ha messo nel mirino i militari per i ritardi nei soccorsi al caicco “Summer Love”, il cui naufragio, il 26 febbraio del 2023 a Steccato di Cutro, provocò 94 morti, tra cui 35 minori.
A rispondere dei reati di naufragio colposo e omicidio colposo plurimo davanti al Tribunale di Crotone, con l’inizio del processo fissato per il prossimo 14 gennaio, saranno i finanzieri Giuseppe Grillo, 56 anni, capo turno della sala operativa del Reparto operativo aeronavale di Vibo Valentia; Alberto Lippolis (50), comandante del Roan di Vibo Valentia; Antonino Lopresti (51), ufficiale in comando tattico, e Nicolino Vardaro (52), comandante del Gruppo aeronavale di Taranto. I militari del Corpo delle capitanerie di porto rinviati a giudizio sono Francesca Perfido (40), ufficiale della Guardia costiera, e Nicola Nania (51), che la notte del naufragio era in servizio nella Capitaneria di porto di Reggio Calabria.
Nella sua requisitoria, nel corso dell’udienza preliminare, il pubblico ministero, Pasquale Festa, ha ricostruito lo scenario della notte tra il 25 ed il 26 febbraio, quando una serie di sottovalutazioni si intersecò, a suo dire, con carenze strumentali e mezzi inefficienti e, soprattutto, con la mancanza di scambio di informazioni tra Guardia di finanza e Guardia costiera. L’udienza preliminare era iniziata lo scorso 5 marzo. Il Gup Marchetto ha esaminato ben 113 richieste di costituzione di parte civile, la maggior parte delle quali presentate da familiari delle vittime e dei superstiti, accogliendone 88. Ammesse come parti civili, inoltre, le principali Ong.
L’ira di Salvini e Giorgetti
“Una sola parola: vergogna. Processare sei militari, che ogni giorno rischiano la vita per salvare altre vite. Vergogna”, scrive in un post su X il leader della Lega Matteo Salvini. “Esprimo piena solidarietà ai militari delle fiamme gialle e della guardia costiera rinviati a giudizio per il naufragio di Cutro nella convinzione che tutto sarà chiarito e riusciranno a dimostrare la loro innocenza”, dice il ministro dell’economia e delle finanze Giancarlo Giorgetti.