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Green pass inutile Stanford

I dati da analizzare

Covid, lo studio italo-americano: le vite salvate dal vaccino erano al 90% di anziani, nei bambini impatto quasi nullo

La ricerca condotta da università Cattolica e Stanford attesta le vite salvate dal siero allo 0,01% per i bambini e allo 0,07% per i giovani adulti. FdI: «Conferma che non serviva vaccinare indiscriminatamente tutta la popolazione e, di conseguenza, l'inutilità del Super green pass. La Commissione lo acquisisca»

Cronaca - di Alice Carrazza - 26 Luglio 2025 alle 18:11

Uno studio pubblicato su Jama health forum e firmato da un gruppo di ricercatori italiani e americani, tra cui Stefania Boccia dell’Università Cattolica, Angelo Maria Pezzullo, Antonio Cristiano e il team di John P.A. Ioannidis della Stanford University, riaccende il dibattito sulla gestione pandemica. Non solo, l’analisi conferma ciò che Fratelli d’Italia va ripetendo da anni: l’imposizione del Super green pass è stata una forzatura inutile, se non dannosa.

La verità sulle vite salvate dai vaccini e sul green pass

Secondo i ricercatori americani, le vite salvate grazie alla vaccinazione contro il Covid-19 nel mondo sarebbero state circa 2,5 milioni, non 14 milioni come sbandierato in precedenza da stime ufficiali. Uno scarto significativo, che cambia radicalmente la prospettiva e mette in discussione la legittimità delle scelte politiche adottate in Italia dal governo Conte durante l’emergenza.

L’impatto prossimo allo zero tra bambini e giovani adulti

Dalla ricerca emerge anche l’impatto quasi nullo che il vaccino ha avuto nella popolazione giovane in termini di vite salvate: il 90% – riporta la sintesi dello studio pubblicata sul portale sanitainformazione.it – «riguarda persone con 60 anni o più, a dimostrazione di come la vaccinazione abbia avuto un impatto cruciale nella protezione dei soggetti più fragili». «Allo stesso modo – si legge ancora nell’articolo -il 76% degli anni di vita guadagnati è attribuibile alla popolazione over 60». Non sembra invece che il vaccino abbia contribuito ad allungare l’esistenza dei pazienti di strutture come le Rsa, «hanno rappresentato solo il 2% del totale degli anni di vita salvati». Prossima allo zero, poi, la percentuale di vite salvate dal vaccino tra i giovani: per bambini e adolescenti si attesta allo 0,01%, tra i giovani adulti di età compresa tra i 20 e i 29 anni allo 0,07%, «a conferma – si legge nell’articolo – del peso sproporzionato che il Covid ha avuto sulle fasce d’età più avanzate».

FdI: “Vaccinazione indiscriminata, un errore evitabile”

Lo studio, sottolinea una nota diffusa dai parlamentari di Fratelli d’Italia membri della commissione Covid, «ha stimato che il vaccino ha avuto benefici nei confronti della popolazione anziana, molto meno nei giovani». Una differenza di impatto che avrebbe dovuto indurre a maggiore cautela. Invece, si è proceduto «vaccinando indiscriminatamente tutta la popolazione, senza valutarne età o condizione sanitaria, imponendo persino un obbligo surrettizio attraverso il Super green pass ai cittadini fin dai 12 anni».

Non si tratta, sottolinea il partito di Giorgia Meloni, soltanto di una polemica ma di una constatazione politica fondata sui fatti. «Sarebbe stato più saggio – prosegue la nota – mirare alle persone che avrebbero tratto maggior beneficio dal vaccino e lasciare da parte quelle con rischi-benefici discutibili».

Giovani penalizzati: isolamento e discriminazioni

I parlamentari di FdI mettono in luce anche le ricadute sociali, troppo spesso trascurate: «Ricordiamo, a tal proposito, le ripercussioni, specie su adolescenti e giovani, dell’isolamento e delle discriminazioni subite, nonché i danni collaterali del vaccino, spesso medicalmente accertati, subiti da molti cittadini».

Una richiesta alla commissione Covid

Guardando avanti, ora si chiede che la commissione d’inchiesta acquisisca e analizzi ufficialmente il lavoro dell’Università di Stanford «per farne tesoro». Poiché «ogni studio scientifico – sottolineano i parlamentari – rappresenta un contributo utile al nostro impegno di verificare senza pregiudizi le politiche messe in atto durante la pandemia».

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di Alice Carrazza - 26 Luglio 2025