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La decisione degli ermellini

Covid, la sentenza della Cassazione che potrebbe inguaiare Conte e Speranza: “L’epidemia colposa può essere causata anche da condotte omissive”

Per la Suprema Corte la responsabilità può essere allargata anche a chi non mise in campo strumenti adeguati di protezione durante il periodo del virus

Politica - di Gianni Giorgi - 30 Luglio 2025 alle 14:00

“Il delitto di epidemia colposa può essere integrato anche da una condotta omissiva”. Questa la sentenza delle Sezioni Unite della Corte Costituzione sulla configurabilità dell’epidemia colposa in forma omissiva che può rimettere in discussione le responsabilità anche penali di coloro che hanno gestito la pandemia: l’ex premier Giuseppe Conte e l’ex ministro della Salute Roberto Speranza.

La sentenza sul Covid

La sentenza nasce da un ricorso contro il delegato alla sicurezza dell’ospedale di Alghero che era stato assolto da ogni accusa e sollevato da ogni responsabilità per l’epidemia che si diffuse nel nosocomio tra marzo e aprile del 2020. Secondo l’accusa, il dirigente era responsabile della mancata distribuzione di dispositivi di protezione per i lavoratori e della “mancanza di formazione” di contrasto al virus. Il Tribunale di Sassari aveva stabilito che il reato di «epidemia» (articolo 438 del codice penale) non può contemplare la condotta omissiva perché è “a forma vincolata”, ossia l’epidemia avverrebbe solo «mediante la diffusione di germi patogeni». La sentenza della Cassazione, invece, respinge questa interpretazione restrittiva della norma e allarga le responsabilità anche ai comportamenti omissivi. In sostanza, se non si fa agisce per contrastare la diffusione dell’epidemia il reato c’è e va perseguito anche non è commesso con “dolo”.

Ora cosa può succedere?

Questa sentenza apre uno spiraglio per i familiari delle vittime del Covid che sperano si possano punire i responsabili della mancata e corretta distribuzione dei dispositivi di protezione individuale come le mascherine e per l’assenza di formazione del personale nelle strutture sanitarie. Ma non solo. Durante le fasi iniziali della pandemia, come ricorda Antonella Zedda, vicepresidente dei senatori di Fratelli d’Italia, degli esponenti di spicco del Pd hanno tenuto comportamenti irresponsabili e hanno così sottovalutato i rischi della diffusione del Covid: “Mentre il governatore della Lombardia Attilio Fontana veniva deriso per aver invitato i lombardi a indossare la mascherina, l’ex segretario del Pd Nicola Zingaretti organizzava aperitivi a Milano e il sindaco Beppe Sala andava a cena insieme alla comunità cinese. Comportamenti che, uniti all’invito dell’allora sindaco di Firenze Dario Nardella di abbracciare un cinese per sconfiggere un presunto razzismo che non è mai esistito, si sono rivelati completamente irresponsabili”. Zedda, dunque, si chiede: “Qualcuno di loro pagherà mai per tale e tanta scelleratezza? No, ma forse – conclude la senatrice di Fratelli d’Italia – l’allargamento della ipotesi di reato di epidemia colposa potrà contribuire a individuare le reali responsabilità degli errori dell’allora governo Conte-bis nella gestione della pandemia“.

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di Gianni Giorgi - 30 Luglio 2025