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Covid, inquietante studio su Jama: “In aumento mortalità cardiaca negli Usa dopo la somministrazione dei vaccini”

La più importante rivista scientifica pubblica dati che possono essere preoccupanti ma che non devono generare allarmismi: nel quinquennio, nel mondo, i decessi cardiaci risultano in diminuzione

Cronaca - di Paolo Desideri - 28 Luglio 2025 alle 13:42

Stavolta non si tratta dei soliti complottisti Covid ma di una delle riviste scientifiche più autorevoli del mondo, anzi la più importante, Jama Cardiology: il vaccino mRna avrebbe vanificato i progressi nel contrasto alla mortalità cardiaca improvvisa. Almeno negli Stati Uniti.

Lo studio sul Covid

Un nuovo studio pubblicato su JAMA Cardiology ha confermato che i decessi per OHCA sono aumentati a tal punto tra i vaccinati con mRNA che due decenni di progressi sono stati vanificati.
Lo studio è stato condotto da Own McBride, MD, del Dipartimento di Medicina d’Urgenza presso l’Università di Washington.

I risultati dello studio sono stati pubblicati sulla principale rivista medica JAMA Cardiology. I ricercatori hanno analizzato i dati relativi agli anni compresi tra il 2001 e il 2020.

I dati prima e post Covid

Nel periodo pre-Covid,Il tasso di sopravvivenza è migliorato dal 14,7% al 18,9%, con miglioramenti ancora più significativi per i pazienti con ritmi defibrillabili, aumentati dal 35% al 47,5%.

Questi progressi sono stati attribuiti a ingenti investimenti regionali nella formazione sulla rianimazione cardiopolmonare (RCP), a un migliore accesso ai defibrillatori esterni automatici (DEA), a servizi medici di emergenza (EMS) ottimizzati e a un miglioramento dell’assistenza post-arresto.

Tuttavia, dopo che i vaccini a base di mRNA per il Covid sono stati resi pubblici all’inizio del 2021, i decessi causati da arresti cardiaci sono aumentati vertiginosamente.

I particolari dello studio

Lo studio JAMA ha evidenziato un parametro importante chiamato “incidenza dei sopravvissuti”, che misura il numero di persone che sopravvivono a un arresto cardiaco ogni 100.000 residenti ogni anno. Grazie ai miglioramenti nella risposta alle emergenze, questo numero è gradualmente aumentato da 12,3 sopravvissuti ogni 100.000 residenti (2001-2005) a 15,2 ogni 100.000 (2016-2020).

Ciò rappresenta un modesto guadagno netto di 2,9 sopravvissuti aggiuntivi ogni 100.000 persone all’anno, frutto di 20 anni di progressi duramente conquistati.

Tuttavia, solo nel 2022, nella contea di King si sono verificati 111 decessi in eccesso per arresto cardiaco, con un tasso di 4,9 decessi in eccesso ogni 100.000 persone in un solo anno.

Ciò rappresenta quasi il doppio del numero di vite salvate in due decenni di progressi nella rianimazione. Gli autori dello studio sostengono che questo preoccupante aumento dei decessi per arresto cardiaco è direttamente correlato alla diffusione del vaccino mRNA.

I ricercatori hanno inoltre osservato che i risultati presentano un collegamento diretto tra la campagna di iniezione di mRNA e l’aumento della mortalità per eventi cardiaci.

La necessaria prudenza

Seppure la fonte sia autorevole sarebbe sbagliato interpretare questo articolo scientifico, riferito alle fibrillazioni, come verità assoluta. Di contro, infatti, le statistiche degli ultimi anni ci dicono che la mortalità cardiaca, nel mondo, complessivamente, è diminuita. Lo studio si riferisce a un’area geografica particolare e non deve legittimare crociate ingiustificate contro i vaccini. Che, nel periodo del Covid, hanno abbattuto una statistica quotidiana di morti impressionante e che necessitano di valutazioni più approfondite e ovviamente trasparenti.

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di Paolo Desideri - 28 Luglio 2025