
A Monza
“Corso base sull’abolizione della polizia”: l’ultima trovata del centro sociale di Ilaria Salis. C’è anche l’appoggio del Pd?
L'evento si svolge nei giardini pubblici, ma in caso di maltempo rimanda a un indirizzo in cui ha sede il circolo dem Monza 1. De Corato: «Ma davvero si svolgerà lì? E i vertici del Pd non hanno nulla da dire?». Allo stato attuale non risultano smentite
A Monza il centro sociale Foa Boccaccio ha organizzato un evento nei giardini pubblici di via San Rocco dal titolo “Police abolition – Corso base sull’abolizione della polizia”. Non si tratta di un centro sociale qualsiasi, ma di quello che secondo alcune fonti sarebbe stato fondato da Ilaria Salis. Una informazione che Repubblica, un anno e mezzo fa, ha smentito in un profilo assai simpatizzante di quella che all’epoca era ancora una militante di estrema sinistra detenuta in Ungheria: «Non è vero che Ilaria lo ha fondato, ma è vero che con quel gruppetto ha imparato la politica», vi si legge. Insomma, fondato o no, quello è il centro sociale di Ilaria Salis. Già questi due elementi, i contenuti dell’evento in sé e il legame con quella che oggi è un’eurodeputata di Avs, basterebbero a giustificare l’allarme e il clamore che la vicenda sta suscitando. Senonché c’è di più.
Al centro sociale di Ilaria Salis il «corso sull’abolizione della polizia»
La locandina dell’evento informa che «in caso di maltempo l’iniziativa si terrà presso il circolo viale delle libertà 33». Fatto è che a quell’indirizzo ha sede il circolo Pd Monza 1 – Massimo D’Antona. E così oltre all’indignazione per l’evento si aggiunge il sospetto di un appoggio da parte dei dem locali. C’è da dire che a quello stesso indirizzo risulta anche un circolo cooperativo che svolge attività culturali, ma ugualmente va segnalato che a polemiche ampiamente esplose sulle pagine facebook ufficiali del Pd di Monza, allo stato attuale, non risultano né chiarimenti né prese di distanza dal “Police abolition”.
La delirante presentazione dell’evento
Nel post di presentazione dell’evento, sulla pagina Facebook del centro sociale, si leggono alcune domande e risposte piuttosto significative: «La polizia da dove viene? A cosa serve? A chi serve? A che serve tutta questa meticolosa militarizzazione del territorio, tutta questa sorveglianza dei comportamenti, tutta questa brutalità istituzionalizzata? Perché la Polizia è così violenta nell’approccio con le classi subalterne? Perché è addestrata a considerarle il nemico. Ciò che la Polizia difende con tutti i mezzi a sua disposizione non è l’ordine e la società, ma un certo ordine e la sua società». Viene spiegato inoltre che «Police Abolition è una fanzine americana». La sua versione italiana è curata da Italo di Sabato, che – spiega Il Giornale, dando conto della vicenda – «non è un nome nuovo nell’universo antagonista, come si legge in vecchi articoli del 2018 viene descritto come “già dirigente di Democrazia Proletaria e Rifondazione Comunista, oggi candidato alla Camera per Potere al Popolo”».
De Corato: «Evento vergognoso. Davvero in caso di maltempo si terrà nella sede del Pd?»
«Tutto ciò è vergognoso, indecente e va bloccato al più presto. Le Autorità competenti devono tassativamente intervenire», ha commentato il deputato di FdI, Riccardo De Corato, chiedendo «ma davvero, in caso di maltempo, questo corso all’aperto si terrà ugualmente e il nuovo luogo stabilito sarà il Circolo di viale Libertà a Monza, che mi risulta sia la sede Circolo 1 del Partito democratico?». «Ma i vertici Dem nazionali e regionali non hanno nulla da dire al riguardo?». «Vorrei ricordare infine – ha concluso De Corato – che questo corso si terrà in una data molto importante che corrisponde all’anniversario della strage di Via d’Amelio dove Paolo Borsellino e 5 poliziotti vennero uccisi».
Mieli: «Un vero e proprio progetto contro le divise»
Di «ultima vergogna» e «vero e proprio progetto contro le divise» ha parlato poi la senatrice di FdI Ester Mieli, evidenziando il legame tra Ilaria Salis e il centro sociale Boccaccio, emerso innanzitutto da un articolo di Libero. «Noi – ha aggiunto – siamo dalla parte delle forze dell’ordine, le ringraziamo per il lavoro che svolgono quotidianamente per tutti mettendo a repentaglio la propria incolumità».
L’amarezza del sindacato di Polizia
Una profonda amarezza è stata espressa anche dal segretario del sindacato Fsp Polizia di Stato Pasquale Griesi, che in una nota ha lamentato il rovesciamento di tutti i parametri in «un mondo dove chi reprimere i reati è un criminale, dove i criminali hanno il diritto di essere risarciti, un mondo dove la gente per bene deve soccombere, dove il cittadino onesto ha il dovere di adeguarsi e non reagire alle ingiustizie».