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Circoli Arci multati dalle Fiamme Gialle, il Pd si infuria e porta il caso in Parlamento

I circoli non si toccano

Circoli Arci multati dalle Fiamme Gialle, il Pd si infuria e porta il caso in Parlamento

Politica - di Sara De Vico - 5 Luglio 2025 alle 17:37

Il Nazareno non l’ha presa bene. I controlli fiscali della Guardia di Finanza ai circoli Arci e Acli  del Valdarno fanno infuriare il Pd che porta il dossier in Parlamento. A scatenare la bagarre è il senatore Dario Parrini che, dopo le verifiche e le multe pesanti dei giorni scorsi, ha deciso di sottoporre la questione ai ministri Giancarlo Giorgetti e Marina Calderone. I compagni non si toccano e l’esponente dem scomoda i ministro dell’Economia e del Lavoro per difendere i circoli rossi della Toscana.

Multe ai Circoli Arci e il Pd non ci sta

La vicenda è balzata agli onori della cronaca locale lo scorso 2 luglio quando  sarebbe dovuta scattare la sospensione dell’attività (poi revocata dal tribunale di Arezzo) del circolo di Ponte alle Forche a San Giovanni Valdarno. Inutile dire che il fermo ha fatto rumore nel mondo dell’associazionismo e tra i politici locali. Negli ultimi mesi i presidi Arci (e non) di Neri, Matassino, Vacchereccia, Santa Barbara, Terranuova, Castelnuovo dei Sabbioni e, ultimo, Ponte alle Forche, sono stati oggetto di verifiche da parte della Fiamme Gialle. I controlli hanno portato a contestazioni importanti con annesse multe. Tutto contestato, neanche a dirlo, dai vertici e dai soci delle cooperative che parlano di azioni “appaiono infondate e arbitrarie”. Azioni che avrebbero generato “provvedimenti sanzionatori abnormi”. In alcuni casi il conto riportato dai verbali dei finanzieri  ha superato i 300mila euro.

Il caso in Parlamento, l’interrogazione di Parrini

La Finanza ha conteggiato le tasse (Ires, Irap e Iva) che le associazioni avrebbero dovuto pagare dal 2019 (ultimo anno d’imposta esigibile) a oggi. “Tutto questo – protestano i presidenti dei circoli del Valdarno – trattando erroneamente associazioni regolarmente iscritte al Runts (Registro nazionale terzo settore) alla stregua di attività commerciali”.

L’interrogazione di Parrini

Parrini si è scatenato. “Queste realtà invece sono sottoposte a discipline differenti da quelle degli esercizi di somministrazione, non avendo scopo di lucro ed essendo soggette a specifici limiti. Inoltre, questi ambienti sono frequentati essenzialmente da soci e la mano d’opera è prestata da volontari”. La tesi del senatore dem è molto azzardata: la Guardia di Finanza in provincia di Arezzo sembra “assumere i tratti di un vero e proprio attacco a importanti presidi del territorio, che rivestono il ruolo e la funzione di punti di riferimento di socialità e aggregazione”.

L’assalto alle Fiamme Gialle: hanno esagerato

E giù denunce vibrate e accuse di gravità “suscettibile di creare allarme”.  Parrini insieme a Ylenia Zambito e Silvio Franceschelli interroga il governo per chiedere “una specifica verifica della prassi procedurale”  e se le misure adottate nei confronti dei circoli non siano da considerarsi “eccessive”. E ancora: “Vorremo conoscere se sia realmente condivisa la convinzione che l’attività svolta da realtà come quelle valdarnesi possa essere comparata a quella di altri esercizi commerciali”.  Ma non basta il Nazareno punta in alto accusando di incostituzionalità l’attività delle Fiamme Gialle. Si vuole fugare “ogni possibile ombra o sospetto su una forma di controllo che sembra assumere i contorni di un inaccettabile attacco ai valori di cui all’articolo 18 della Costituzione italiana e di cui i circoli Arci sono autentica espressione”.

 

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di Sara De Vico - 5 Luglio 2025