
Sotto i migliori auspici
Cinema, altro che crisi: quello italiano va alla riscossa con film gettonati che premiano arte e industria. Atteso un 2026 da record
«Il cinema (e il cinema italiano in particolare) sta vivendo un momento di riscossa importante, dimostrando per l’ennesima volta una resilienza superiore alle tante sentenze di morte annunciata di cui è stato nei decenni destinatario. È successo con l’arrivo della televisione, poi dell’home video, in ultimo delle piattaforme. E tuttavia, ogni volta il cinema ha dimostrato la capacità di “eventizzare” il prodotto come nessun altro canale, potenziando gli sfruttamenti successivi invece di depauperarli come si poteva temere».
Cinema, Anica: «Il prodotto italiano cresce»
E ancora. «Infatti siamo qui a raccontare di una filiera italiana che impiega più di 100.000 addetti, produce miliardi di euro di fatturato e contribuisce a creare e sostenere l’immaginario di un intero Paese, oltre a costituire una colonna del mercato cinematografico. Un comparto industriale che non ha nulla a che vedere con il racconto strumentale che ne fa qualcuno, che produce ricchezza e cultura e che va tutelato e valorizzato». Lo ha detto il presidente Anica Alessandro Usai alla cerimonia di apertura di Ciné.
Il mercato italiano fa meglio di quello spagnolo e tedesco
Non solo. «L’edizione 2025 di Cinè parte sotto i migliori auspici, con un mercato theatrical italiano molto brillante che ha chiuso il primo semestre con oltre 34 milioni di biglietti venduti, posizionandosi a livello europeo davanti alla Spagna (29,5 milioni di biglietti) ed a soli 3,7 milioni dalla Germania. La differenza in questi ultimi 18 mesi l’ha fatta il prodotto nazionale che, dopo aver raggiunto e superato i livelli pre-pandemici, ha chiuso il primo semestre su numeri altissimi con una quota di mercato del 33,6%».
«Molto positivi per il futuro del nostro mercato e della nostra industria»
«Chi ha già partecipato agli appuntamenti professionali di Las Vegas e Barcellona è tornato carico di entusiasmo per una produzione internazionale molto forte e con un 2026 che si presenta come un anno da record – ha aggiunto a sua volta il presidente dell’Unione Distributori Anica, Luigi Lonigro. Se a questo si sommeranno i risultati di un prodotto nazionale forte e variegato potremo davvero essere molto positivi per il futuro del nostro mercato e della nostra industria».
«Il cinema italiano si è allineato alla domanda di mercato di film evento»
«Il prodotto italiano sta sostenendo il mercato, tre titoli importanti come blockbuster nei primi mesi del 2025 hanno permesso di raggiungere questo risultato posizionando la nostra quota di mercato ad oltre il 33%. Il nostro cinema si è allineato alla domanda di mercato di film evento che spostano le persone verso la sala. Soffrono, invece, i film medi, e su questa tipologia dobbiamo trovare ancora la chiave per recuperare il rapporto con il pubblico», ha sottolineato invece il presidente dell’Unione Produttori Anica Benedetto Habib.
Concludendo infine: «Dopo un lungo percorso possiamo dire che stiamo trovando un equilibrio tra sala e piattaforme e questo aiuterà nella produzione di film che possono funzionare in sala avvantaggiando anche chi lo acquisterà dopo l’uscita al cinema. I manifesti in giro per Riccione annunciano anche un importante ritorno, che speriamo davvero possa dare a tutti le soddisfazioni che ci aspettiamo».
(Italpress).