CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Chiara Poggi, giallo senza fine: dal Dna di un terzo uomo al video dell’autopsia in rete. Stop del Garante della Privacy

Gli ultimi sviluppi

Chiara Poggi, giallo senza fine: dal Dna di un terzo uomo al video dell’autopsia in rete. Stop del Garante della Privacy

Cronaca - di Luisa Perri - 12 Luglio 2025 alle 11:12

Il Garante della privacy ha adottato, d’ufficio e in via d’urgenza, un provvedimento di “blocco nei confronti di un soggetto che sta rendendo disponibile online, a pagamento, un video contenente le immagini dell’autopsia di Chiara Poggi”.

Con lo stesso provvedimento, l’Autorità avverte i media e i siti web che l’eventuale diffusione delle immagini risulterebbe illecita in quanto in contrasto con le Regole deontologiche dei giornalisti e la normativa privacy”. Il Garante, riferisce una nota, “invita dunque chiunque entri nella disponibilità di tali immagini, compresi i mezzi di informazione, ad astenersi dalla loro diffusione che – anche in considerazione della violenza esercitata nei confronti della vittima – lederebbe in modo gravissimo la sua dignità e quella dei suoi familiari”. L’Autorità si riserva l’adozione di “ulteriori provvedimenti anche di carattere sanzionatorio”.

Dal video dell’autopsia di Chiara Poggi al giallo del terzo dna maschile

Ma non mancano i colpi di scena nel giallo che ha sconvolto l’Italia ormai diciotto anni fa. Una quantità di Dna maschile, non appartenente né ad Alberto Stasi — il fidanzato della giovane, condannato in via definitiva a 16 anni di carcere — né ad Andrea Sempio, attualmente indagato, è stata trovata nella bocca di Chiara Poggi. Il dato è emerso dalla riesamina di uno dei tamponi orali prelevati ancora il 13 agosto 2007, giorno in cui fu brutalmente uccisa.La traccia fu raccolta con una garza dal medico legale Marco Ballardini che allora effettuò gli esami autoptici, ma per ragioni rimaste sconosciute, quel materiale genetico non fu mai analizzato all’epoca. Solo oggi, a distanza di quasi due decenni, viene finalmente sottoposto a esame scientifico.

Non è di Stasi e neanche di Sempio

Secondo quanto riferito dai consulenti delle parti, si tratterebbe di un profilo genetico del cromosoma Y — quindi sicuramente maschile — rinvenuto in quantità ridotta, per i consulenti di Stasi la rilevazione è completa. Un ritrovamento che, per alcuni, potrebbe avere implicazioni investigative dirompenti, ma che al momento resta incerto.

La presenza di un Dna maschile sconosciuto nella bocca di Chiara potrebbe suggerire la presenza di un’altra persona sul luogo del delitto, forse mai indagata prima. Potrebbe trattarsi però di un caso di contaminazione, ovvero di un trasferimento involontario avvenuto durante i primi esami.

Il materiale genetico potrebbe provenire da un assistente del dottor Ballardini o da chi ha maneggiato la garza utilizzata per il prelievo.

La famiglia di Chiara Poggi: non ci sono riscontri oggettivi

Per l’avvocato Gian Luigi Tizzoni, legale della famiglia Poggi, il dato “totalmente destituito da qualsiasi fondamento”. Ha dichiarato infatti che non ci sono Dna di soggetti sconosciuti sulla scena del crimine e ovviamente tanto meno sul corpo di Chiara.

Tizzoni ha anche criticato la continua ricerca di piste alternative prive di “riscontri oggettivi”, parlando di “ipotesi infondate” che rischiano solo di alimentare ulteriori polemiche e dolore per la famiglia.

Non ci sono commenti, inizia una discussione

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Luisa Perri - 12 Luglio 2025