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Arrivato l'ok della Ue

Caro bollette, arriva a fine luglio il provvedimento del governo che darà ossigeno alle imprese. Pichetto: “Aiuti concreti”

Mentre parte il bonus per le famiglie in difficoltà, l'esecutivo va incontro alle esigenze della produzione industriale. Da settembre possibile voto in Aula sull'energia nucleare

Politica - di Redazione - 8 Luglio 2025 alle 12:02

Sul caro bollette, dopo il bonus di 200 euro ai nuclei meno abbienti, il governo Meloni si prepara a sostenere le imprese “onnivore”, quelle che consumano più energia. Entro fine luglio annunciato il provvedimento governativo dopo il via libera da Bruxelles.

Il caro bollette per le imprese

Il governo Meloni prova a rispondere al grido d’aiuto lanciato dalle aziende sul costo dell’energia. Il provvedimento per introdurre prezzi del gas calmierati per le imprese energivore “arriverà entro fine luglio“, promette il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica, Gilberto Pichetto Fratin.

“Non potevamo partire prima perché era ancora in corso il confronto con l’Unione Europea. Non avevamo ancora l’ok”, ha spiegato, intervistato da Radio 24. Il cosiddetto “gas release” è una misura attesa da mesi dal mondo produttivo, che a febbraio ha lanciato un appello alla politica per le crescenti difficoltà legate all’aumento del costo dell’energia e alla conseguente perdita di competitività.

La maggioranza fa sapere di essere a lavoro: “Stiamo preparando un provvedimento”, dice Fratin. “Bisognerà anche trovare gli offerenti di questo gas”.

Sul nucleare il Parlamento voterà a settembre

Per quanto riguarda invece il disegno di legge delega sul nucleare, il ministro dell’ambiente ha spiegato che “manca un parere in conferenza unificata e dall’autunno sapremo la tempistica. Speriamo venga incardinato a settembre”. Il ritorno all’energia nucleare, che prevede un piano pluriennale, è un investimento a medio-lungo termine che porterà tanti benefici alla nostra economia. Studiosi come Marco Mele, amministratore delegato di Sfbm, la società pubblica che si occupa di metano, hanno evidenziato i benefici notevoli per l’Italia.

Mele aveva evidenziato come, “La Svizzera, che conta in larga parte ancora sul nucleare per approvvigionare il proprio sistema energetico e che ad oggi ha coinvolto nel processo di smantellamento solo il reattore di Muehleberg – sta considerando un possibile ritorno al nucleare, nonostante il referendum del 2017, onde evitare difficoltà di approvvigionamento energetico causato da nuove e future incertezze geopolitiche”.

 

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di Redazione - 8 Luglio 2025