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Carabiniere ucciso, il Viminale anticipa le spese legali per gli agenti indagati. Finita l’era dei poliziotti lasciati soli

Lo Stato c'è

Carabiniere ucciso, il Viminale anticipa le spese legali per gli agenti indagati. Finita l’era dei poliziotti lasciati soli

Tempestivo l’intervento del ministero dell’Interno, che ha autorizzato l’anticipazione delle spese legali per i due agenti indagati in seguito alla vile uccisione del brigadiere capo dei carabinieri Legrottaglie per mano di alcuni criminali. I sindacati grati al governo: La conferma che il dl Sicurezza era necessario .Norma attesa e necessaria

Politica - di Alberto Consoli - 1 Luglio 2025 alle 21:04

Il ministero dell’Interno ha accreditato il primo acconto, come anticipazione delle spese legali, nei confronti del vice ispettore Ivan Lupoli e del sovrintendente Giuseppe Cavallo, indagati per omicidio colposo in relazione alla morte di Michele Mastropietro. Mastropietro, lo scorso 12 giugno, uccise in un conflitto a fuoco a Francavilla Fontana il brigadiere capo dei carabinieri Carlo Legrottaglie.  L’acconto ammonta a 10mila euro per coprire le spese legali di due avvocati e di due consulenti di parte. Quella dell’anticipo delle spese legali per gli agenti delle forze dell’ordine indagati per vicende relative al servizio è una delle misure previste dal decreto sicurezza del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi. Il concorso nell’omicidio di Legrottaglie è contestato anche al complice, Camillio Giannattasio, arrestato e in carcere a Taranto anche per la detenzione di un arsenale.

Carabiniere ucciso, il Viminale anticipa le spese legali per i poliziotti indagati

L’Associazione nazionale funzionari di polizia ringrazia il governo. “L’avvenuto pagamento dell’anticipazione delle spese legali sostenute dai due poliziotti del Commissariato di Grottaglie, indagati per eccesso colposo nell’uso legittimo delle armi a seguito della morte, avvenuta durante un conflitto a fuoco, del presunto responsabile dell’omicidio del brigadiere dei Carabinieri Carlo Legrottaglie, rappresenta un atto di fondamentale importanza”. Elemento importante è che tale misura è stata adottata in applicazione dell’articolo 22 del recente ‘Decreto Sicurezza’ “che ha finalmente colmato un vuoto normativo. Restituendo tutele concrete alle donne e agli uomini delle forze dell’ordine impegnati quotidianamente, anche a rischio della propria vita, nella difesa della sicurezza dei cittadini e della legalità”. Questa la nota di Enzo Letizia, segretario dell’Associazione nazionale funzionari di polizia.

I sindacati di polizia ringraziano il governo: norma tanto attesa

“L’Associazione -aggiunge-  esprime un sentito ringraziamento al ministro dell’Interno, Matteo Piantedosi, e al capo della Polizia, Prefetto Vittorio Pisani, per aver dato immediata e concreta applicazione a una norma tanto necessaria quanto attesa. Un segnale chiaro di attenzione e vicinanza istituzionale che contribuisce a dare serenità operativa a tutto il personale di polizia; confermando che lo Stato non lascia soli i propri servitori quando operano nel rispetto della legge e nell’interesse della collettività”.

“Finita l’epoca degli agenti lasciati soli”

“Arriva finalmente un segnale concreto”, dichiara in una nota Domenico Pianese, segretario generale del sindacato di Polizia Coisp.  I due agenti indagati per i fatti che hanno portato alla morte del killer del brigadiere dei Carabinieri Carlo Legrottaglie hanno ricevuto l’anticipo delle spese legali grazie alle nuove norme del decreto sicurezza. “È la prova che questa tutela non è rimasta solo sulla carta, ma comincia davvero a proteggere chi ogni giorno rischia la vita per lo Stato”. “E’ finita l’epoca degli agenti lasciati soli. Non era accettabile che fino a ieri chi difendeva i cittadini dovesse pagare anche un prezzo personale e familiare altissimo solo per aver fatto il proprio dovere”. Non finiscono di ringraziare l’intervento del governo nell’aver dato un segale importante invertendo una tendenza i sindacati di polizia.

La conferma che il dl Sicurezza era necessario

“Si tratta del primo risultato concreto dell’approvazione del decreto sicurezza: un provvedimento da noi fortemente voluto, che ha fatto diventare legge la storica battaglia del Sap sull’assistenza legale al personale delle forze dell’ordine indagato a seguito dello svolgimento del proprio servizio”. Così in una nota Stefano Paoloni, segretario generale del Sap, il Sindacato autonomo di polizia.

Fabio Conestà, segretario generale del Mosap (Movimento Sindacale Autonomo di Polizia), aggiunge: “Questi uomini  hanno agito nell’ambito di un intervento estremamente rischioso, dimostrando coraggio e professionalità. È giusto e doveroso che lo Stato si faccia carico, senza indugi, della loro tutela legale. Evitando che chi indossa una divisa venga lasciato solo nel momento più delicato. L’anticipo delle spese legali è una misura che dovrebbe diventare prassi, non eccezione, per tutti quei casi in cui gli appartenenti alle forze dell’ordine si trovano ad affrontare procedimenti giudiziari per atti compiuti nell’adempimento del dovere. La sicurezza non si garantisce solo con le leggi, ma anche con il sostegno tangibile a chi la difende”.“Ringraziamo il ministro Piantedosi e il Capo della Polizia Vittorio Pisani per la tempestività dell’intervento; così come il Sottosegretario Molteni per l’attenzione costante al tema.

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C'è un commento:

  1. Domenico ha detto:

    Fermo restando che è giusto e doveroso che lo Stato tuteli i suoi caduti in servizio, ma noto un assordante silenzio sulle modalità operative in cui questi uomini si trovano ad operare. Perché non una parola sulla carenza di sicurezza in cui uomini e donne si trovano ad operare?
    Si poteva evitare una vittima con un semplice giubbotto antiproiettile?
    Perché non si parla di dotazioni e modalità operative carenti?

di Alberto Consoli - 1 Luglio 2025