
No ai Cinquestelle
Calenda scarica Fico (e Schlein) in Campania: “Appoggiarlo? Una follia”. Si allarga la voragine del campo largo
Il senatore, leader di Azione, esclude ogni possibilità di accordo intorno alla figura dell'ex presidente della Camera e apre al centrodestra. Schlein deve fronteggiare anche il dissenso di Vincenzo De Luca intorno al nome imposto da Conte
Per Elly Schlein i problemi non finiscono mai. Carlo Calenda boccia senza riserve la candidatura di Roberto Fico a presidente della Regione Campania. E la segretaria nazionale del Pd, dopo Toscana, Puglia, Marche, deve fare i conti con un altro problema di non poco conto.
Il no di Calenda a Fico
Intervenendo ad Omnibus su La7, il segretario di Azione ha chiuso le porte in faccia all’ex presidente della Camera. Spiegandone i motivi. Il motivo che spinge Calenda a chiudere a Fico è la sua contrarietà al termovalorizzatore di Acerra “che ha salvato la Campania dai rifiuti”. E ancora: “Devi essere fuori di testa per dire una cosa del genere”. Ma non finisce qui. Il senatore ricorda che “Fico non ha nessuna esperienza di governo“.
“Votare il centrodestra? Vedremo..”
Per Calenda, Fico altro non è che “frutto di un accordo politico, anche inspiegabile per De Luca. La stessa Schlein abdica in una regione fondamentale ai 5stelle che erano all’opposizione del Pd, è una totale follia. Vediamo chi candida il centrodestra, se presentano un estremista non lo voteremo. “.
La foglia di Fico e Vincenzo De Luca
Dopo avere perso Azione nell’accordo con i pentastellati ormai raggiunto, Elly Schlein dovrà far i conti con Vincenzo De Luca. Il governatore uscente, che non ha ancora fissato la data delle elezioni e che sperava in un terzo mandato, è nettamente contrario alla designazione dell’ex numero uno di Montecitorio. E De Luca è in grado di muovere liste civiche in gradi raggiungere il 15-20% e di far perdere senza ombra di dubbio la coalizione progressista.
Le fatiche di Elly e di Giobbe
Per la Schlein le regionali rischiano di trasformarsi in una fatica di Giobbe. Nelle Marche ha trovato la quadra ma il rischio di perdere è forte. In Toscana mezzo partito (più i Cinquestelle) non vuole la riconferma di Eugenio Giani, mentre in Puglia Antonio Decaro pone condizioni invalicabili: il no a Michele Emiliano e Niki Vendola nelle liste consiliari. Un’estate calda per Elly.