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Misure strutturali

Bonus mamme, il governo aumenta le risorse per le lavoratrici. E c’era chi diceva che Meloni non faceva niente per le donne…

Si rafforza l’ammontare delle risorse da destinare al contributo previsto e introdotto dalla Legge di Bilancio. L'esecutivo stanzia ulteriori 180 milioni di euro. Che si aggiungono ai 300 milioni già previsti dalla legge di bilancio 2025, portando il totale delle risorse a 480 milioni

Politica - di Angelica Orlandi - 3 Luglio 2025 alle 16:16

Prosegue la crescita dell’occupazione in Italia e cresce parallelamente il sostegno previsto dal governo per le mamme lavoratrici: si tratta del bonus per il 2025 , cambiano le modalità di erogazione e si rafforza l’ammontare delle risorse da destinare al contributo previsto per le lavoratrici madri introdotto dalla Legge di Bilancio. È quanto stabilisce l’articolo 6 del decreto-legge 30 giugno 2025, n. 95 che stanzia ulteriori 180 milioni di euro. Che si aggiungono ai 300 milioni già previsti dalla legge di bilancio 2025, portando il totale delle risorse a 480 milioni. Il contributo si traduce in un beneficio di 40 euro al mese per tutto il 2025 per le lavoratrici madri con due figli, fino al compimento del decimo anno di età del figlio più piccolo.

Bonus mamme “rafforzato”

Il governo zittisce così un ulteriore argomento polemico delle opposizioni: I numeri non mentono, le risorse stanziate lo attestano, così come non sono confutabili i dati dell’Inps sul lavoro in aumento. Il tema del bonus mamme, poi, va a zittire coloro per le  quali “la prima premier  donna non fa niente per le donne”, refrein stucchevole. Come ricevere il bonus? La somma sarà erogata dall’INPS, su richiesta dell’interessata, in un’unica soluzione nel mese di dicembre: per un totale di 480 euro netti, esenti da prelievi fiscali e contributivi. La misura è riservata a chi ha un reddito da lavoro inferiore a 40.000 euro annui e il contributo riconosciuto non rileva ai fini del calcolo dell’ISEE.

Come chiedere e come ricevere il bonus mamme

Importante informazione, lo stesso contributo è riconosciuto anche alle lavoratrici con tre o più figli con contratto a tempo determinato, autonome e professioniste, fino al compimento del diciottesimo anno del figlio più piccolo. Per le madri con tre o più figli titolari di contratto a tempo indeterminato, proseguono invece gli incentivi già previsti dalla manovra 2025. Che continueranno per tutto il 2026. Soddisfatto il ministro Giorgetti che ha più volte evidenziato l’importanza di misure strutturali a favore della famiglia; auspicando l’introduzione di strumenti, anche fiscali, in grado di sostenere l’occupazione femminile; favorire una maggiore partecipazione delle donne al mercato del lavoro e contribuire, in una visione di medio-lungo periodo, a contrastare il calo demografico e a incentivare la natalità.

Occupazione femminile, un successo storico

Proprio in occasione della Festa della donna, l’8 marzo, Meloni rivendicò un successo storico: oltre dieci milioni di donne lavoratrici in Italia. «Un risultato importante, ma sappiamo che molto resta da fare per una parità piena in ogni ambito», scriveva su la premier, ribadendo l’impegno di tutto l’arco istituzionale a rimuovere ostacoli e creare opportunità. Il bonus mamme si inserisce in questo lavoro strutturale a fianco delle famiglie.

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di Angelica Orlandi - 3 Luglio 2025