
Lo scontro diplomatico
Bengasi respinge la delegazione Ue col commissario Brunner e Piantedosi. “Una mossa libica per avere più potere”
Il governo di stabilità nazionale, quello di Bengasi che controlla esclusivamente la Libia orientale, ha respinto la missione di Team Europe guidata dal commissario europeo per le migrazioni Magnus Brunner. Nella delegazione erano presenti anche il ministro dell’Interno italiani Marco Piantedosi, quelli di Grecia e Malta. È quanto riporta un comunicato firmato dal premier della governo di stabilità nazionale, Osama Saad Hammad.
“La visita programmata dei Ministri dell’Interno delle Repubbliche di Italia, Grecia e Malta, e del Commissario europeo per le Migrazioni, insieme alla delegazione al loro seguito, è stata annullata al loro arrivo all’aeroporto internazionale di Benina, nella città di Bengasi. Sono stati debitamente informati dell’obbligo di lasciare immediatamente il territorio libico e sono stati dichiarati ‘personae non gratae'”, si legge nel testo del comunicato.Il governo di Bengasi accusa i partecipanti di aver violato “le norme diplomatiche stabilite e delle convenzioni internazionali, e attraverso azioni che dimostrano di ignorare la sovranità nazionale libica, nonché in violazione delle leggi interne libiche e del mancato rispetto delle procedure stabilite che regolano l’ingresso, la circolazione e la residenza del personale diplomatico straniero, come delineato nella circolare emessa dal governo libico.
La visita programmata salta per un disguido diplomatico
“Il governo libico ribadisce il suo appello urgente a tutti gli agenti diplomatici, ai membri delle missioni internazionali e alle organizzazioni governative e non governative affinché sostengano e rispettino la sovranità libica, attenendosi rigorosamente alla legislazione libica e alle convenzioni e norme internazionali che regolano le visite diplomatiche. Inoltre, sono esortati a interagire con il governo libico nel rispetto del principio di reciprocità, sancito dagli accordi, dai trattati e dalle consuetudini diplomatiche internazionali”, scrivono i libici.
La parte libica sulla quale Putin ha aumentato le mire egemoniche
Bengasi è gestita dalla cosiddetta Camera dei Rappresentanti, una delle due amministrazioni belligeranti emerse in Libia dopo la caduta di Muammar Gheddafi nel 2011. La città orientale e la regione circostante sono anche la roccaforte del signore della guerra Khalifa Haftar, che è considerato vicino al presidente russo Vladimir Putin.
Un portavoce della Commissione europea ha confermato a Politico che l’esecutivo dell’Ue ha recentemente ricevuto le informazioni su Brunner e le sta esaminando.
Messaggio politico di Hammad all’Europa
Il blocco alla visita della delegazione europea all’aeroporto di Bengasi, è stato un “messaggio politico” orchestrato dal primo ministro del governo della Libia orientale, Osama Hammad, per riaffermare la propria centralità istituzionale. Lo riferisce ad “Agenzia Nova” una fonte libica ben informata, secondo cui “Hammad di solito reagisce così quando ritiene che le controparti diplomatiche non abbiano concordato la visita direttamente con il suo governo”.
“È noto che quando le delegazioni straniere fanno visita all’Est libico, per aggirare il problema del mancato riconoscimento del governo Hammad, si rivolgono al generale Khalifa Haftar e alla Camera dei rappresentanti (HoR). Ma Hammad pretende che le intese formali passino da lui”, prosegue la fonte. “Probabilmente ha voluto mettere in scena questa rottura per ricordare agli altri che sente di meritare un riconoscimento ufficiale come interlocutore”, spiega.
La fonte conclude con un interrogativo cruciale: “La vera domanda è perché Haftar glielo ha lasciato fare”. Il riferimento e’ al potere politico-militare del generale Khalifa Haftar, comandante dell’Esercito nazionale libico (Lna), che esercita un’influenza predominante sulle istituzioni dell’Est, incluso il governo di Bengasi e la Camera dei rappresentanti.