
La decisione del Tribunale
Altro che “Modello Riace”: Mimmo Lucano dichiarato decaduto da sindaco dopo la condanna a 18 mesi
Applicata la legge Severino, l'attuale parlamentare europeo di Avs potrà fare ricorso in Cassazione. Nessuna conseguenza per il seggio conquistato a Strasburgo
Decadenza dalla carica di sindaco per Mimmo Lucano, il primo cittadino di Riace. La decisione è dei giudici del tribunale di Locri, in applicazione della legge Severino. La sentenza è stata depositata oggi, in accoglimento di quanto presentato al tribunale civile dalla Prefettura di Reggio Calabria dopo la condanna definitiva per Lucano a 18 mesi di reclusione per falso, con pena sospesa. La vicenda che chiama in causa Lucano è quella relativa al processo sui presunti illeciti compiuti nell’ambito dell’organizzazione dell’accoglienza dei migranti a Riace. Lucano, che è parlamentare europeo con Alleanza Verdi e Sinistra, potrebbe presentare ricorso in Cassazione.
Il modello Riace e l’inchiesta della Procura
Mimmo Lucano portò avanti per anni il cosiddetto “modello Riace”. Un’accoglienza indiscriminata di immigrati, che il Pd sostenne apertamente. Il primo cittadino calabrese comparve addirittura nell’elenco delle “100 persone più influenti al mondo”. Poi gli arresti domiciliari, l’indagine sui presunti illeciti (matrimoni combinati e falsi permessi), la condanna in primo grado a 13 anni, poi quasi completamente cassata successivamente: resterà una pena di 18 mesi.
Nel frattempo il Partito Democratico lo aveva già scaricato. Lo scorso anno la candidatura alle europee come capolista nella circoscrizione Sud per Avs e l’elezione a Strasburgo. Quindi, a novembre, la vittoria di nuovo a Riace alle comunali. Oggi la decadenza che, però, sarà certamente appellata in Cassazione.
Le reazioni della sinistra
“Le sentenze si rispettano, non c’è dubbio. Ma quella del Tribunale di Locri lascia l’amaro in bocca. Mimmo Lucano, sindaco di Riace, è decaduto in base alla legge Severino, dopo una condanna per falso in atto pubblico a un anno e sei mesi. Potrà ricorrere in Cassazione, ma intanto perdiamo una figura simbolica, un punto di riferimento straordinario per chi crede in un altro Sud, in un’Italia che non si gira dall’altra parte davanti alla sofferenza”, dicono Sandro Ruotolo e Pierfrancesco Majorino della segreteria nazionale del Pd.
Dal centrodestra lezioni di stile
Il centrodestra dopo la condanna definitiva di Lucano aveva sottolineato il fallimento del “modello Riace” ma non aveva sindacato sulla legittimità del sindaco a governare. Ora sarà la Cassazione a mettere la parola fine. Essendo la condanna inferiore a due anni, l’ex sindaco potrà continuare a fare il parlamentare europeo.