
Altro che mai una gioia, dopo Sinner nel tennis, doppietta di Paltrinieri e Taddeucci argento ai Mondiali di nuoto (in condizioni estreme)
Un programma continuamente rivoluzionato: il caldo, le condizioni estreme, ma l’Italnuoto risponde ancora una volta presente. I Mondiali di Singapore si aprono nelle acque libere di Sentosa con un doppio argento azzurro, con la 10 chilometri che vede salire sul podio a stretto giro di posta Gregorio Paltrinieri e Ginevra Taddeucci.
Dopo un giorno e mezzo di incertezza fra rinvii e nuovi calendari col via libera della World Aquatics arrivato in extremis una volta che la qualità dell’acqua aveva superato il test, SuperGreg mette in scena una gara tutta in recupero dove frantuma piano piano la concorrenza e a 500 metri dal traguardo accelera risalendo dal sesto al secondo posto: è argento in 1h59’59″2, ad appena 3″7 dall’altro olimpionico, il tedesco Florian Wellbrock, che firma la tripletta come il connazionale Thomas Lurz, dominando la gara sin dalle prime battute.
Il bronzo se lo mette al collo l’australiano Kyle Lee, che chiude a quasi 15 secondi dal vincitore. Mentre raccoglie un positivo settimo posto al suo esordio mondiale l’altro azzurro in gara, Andrea Filadelli. «Era una gara difficilissima, io preferisco il caldo al freddo, ma questo era troppo – le prime parole di Paltrinieri –. Una gara tostissima, talmente tanto che mentre nuotavo rimpiangevo l’acqua fredda degli Europei di Stari Grad di un mese fa».
Così, per il 30enne carpigiano arriva una piccola rivincita rispetto a un’estate fa. «Quest’anno mi sono dedicato solo a questo. L’anno scorso avevo sofferto per la bruttissima gara a Parigi, nella Senna. Sapevo che non rappresentava il mio valore. Io sono da gruppo di testa per giocarmela all’ultimo giro». E invece, quella di Singapore è la 17esima medaglia iridata. L’ottava in acque libere. E la seconda nella 10 km dopo l’oro di Budapest del 2022, specialità in cui vanta fra l’altro anche il bronzo a cinque cerchi di Tokyo.
«Volevo cancellare la delusione olimpica per la gara di fondo che è stata ben a di sotto delle mie possibilità – insiste Paltrinieri –. Ho iniziato tardi la preparazione per recuperare dall’operazione al gomito. Ho dovuto rincorrere la preparazione, ma probabilmente ne ho beneficiato di testa. Sono davvero contento della prestazione e del risultato». Peraltro raggiunto dopo aver insaccato un dito nei primi metri. «Penso che non avessimo nuotato neanche 200 metri quando allungando la bracciata ho impattato il busto di un avversario, credo Olivier»…
E ancora. «Ho sentito subito un forte dolore che mi ha accompagnato per tutta la gara. Ma ciò che è stato più difficile affrontare oltre al caldo, è stata la sete. Credo di avere bevuto tre litri di acqua e di liquidi vari nella mezzora successiva alla gara».
A seguire, poi, è stata la volta di Ginevra Taddeucci, che nuota una gara di fatica, tenacia e resistenza e tocca in 2h07’55″7 alle spalle della favorita australiana Moesha Johnson, che l’aveva preceduta anche sul podio olimpico di Parigi. E che vince il suo primo oro mondiale individuale. Storico terzo posto per la monegasca Lisa Pou, decima Barbara Pozzobon.
«È la prima medaglia individuale che vinco ai Mondiali, ci tenevo molto, mi mancava – esulta la 28enne toscana, bronzo nella stessa specialità agli scorsi Giochi e che nelle rassegne iridate aveva già conquistato un bronzo e un oro ma sempre in staffetta –. La dedico a mia mamma che c’è sempre. Non sono stata benissimo in questi giorni, e lei mi ha supportato tanto». Ma entrambi gli azzurri non dimenticano quanto successo prima, con cambi di orari e date.
«Siamo tutti abbastanza scossi da questa gestione – sottolinea Paltrinieri –. Mi aspetto un’organizzazione migliore da parte di World Aquatics.
Ieri sera siamo andati a letto non sapendo se oggi avremmo gareggiato. Eravamo veramente irritati, non siamo stati contenti – conferma Ginevra –. Dovevamo gareggiare ieri mattina e siamo scese in acqua oggi pomeriggio in condizioni molto diverse. Un’organizzazione pessima, c’è stato poco rispetto per atleti che preparano questa gara tutto l’anno».
(Italpress)