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Attacco Usa all’Iran, Meloni convoca un vertice d’urgenza di ministri e “intelligence”. Contatti con Starmer e Merz

L'escalation

Attacco Usa all’Iran, Meloni convoca un vertice d’urgenza di ministri e “intelligence”. Contatti con Starmer e Merz

Politica - di Marta Lima - 22 Giugno 2025 alle 12:38

A poche ore dall’attacco degli Usa ai siti nucleari, la presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, sta seguendo con la massima attenzione la crisi in Iran e ha convocato per la mattinata una riunione in videoconferenza con i ministri interessati, con il sottosegretario Alfredo Mantovano e con i vertici dell’intelligence. E’ quanto si apprende da fonti di palazzo Chigi. Alla videoconferenza di Palazzo Chigi, ha preso parte il Vicepresidente e Ministro degli Esteri Antonio Tajani, il Vicepresidente Matteo Salvini, il Ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, il Ministro della Difesa Guido Crosetto, il Ministro dell’Economia Giancarlo Giorgetti, i Sottosegretari Alfredo Mantovano e Giovanbattista Fazzolari e i vertici dell’Intelligence.

Nel corso della conversazione è stata analizzata la situazione dei siti iraniani a seguito degli attacchi. Una valutazione precisa dei danni potrà essere fatta solo con il passare delle ore. La crisi è al centro dell’attenzione dell’esecutivo in tutti i suoi risvolti, dalla situazione dei connazionali nella regione, con cui la Farnesina è in costante contatto, agli effetti economici e di sicurezza. Il Presidente del Consiglio si terrà in contatto con i principali alleati e leader della regione nelle prossime ore. L’Italia continuerà a impegnarsi per portare al tavolo negoziale le parti: in mattinata Meloni ha intrattenuto colloqui telefonici con il primo ministro del Regno Unito Keir Starmer e con il cancelliere della Repubblica Federale di Germania Friedrich Merz. 

Intanto ha parlato il ministro della Difesa Guido Crosetto, che ha rassicurato sulla sicurezza dei contingenti italiani di soldati nei pressi di possibili obiettivi Usa.

Attacco Usa all’Iran, Meloni presiede un vertice e Crosetto parla in tv

“L’Italia ha già iniziato dall’altro ieri a prendere delle misure di protezione per mettere in sicurezza i contingenti italiani presenti nel quadrante mediorientale”, ha dichiarato Crosetto, nel corso di un’edizione straordinaria del “Tg1” dedicata agli attacchi notturni degli Stati Uniti contro l’Iran. Crosetto ha specificato che i militari italiani “non sono coinvolti e non sono neanche un obiettivo nella risposta iraniana”. “Ci siamo limitati a spostare quelli la cui vicinanza a possibili obiettivi americani poteva destare problemi”, ha aggiunto il ministro. Poi l’analisi degli scenari futuri. “Stiamo seguendo da ieri sera, perché alcuni spostamenti di aerei americani ci avevano dato la ragionevole certezza che potesse scattare un attacco. Questa notte c’é stato, era chiaro che il sito nucleare di Fordow fosse il punto di interesse principale di Israele, perché centro del programma nucleare iraniano. Israele non aveva le capacità per colpire in modo significativo questo sito, sotto 90 metri di roccia: per questo sono intervenuti nella notte bombardieri americani B2 che hanno la capacità di penetrazione sotto terra più elevata al mondo”. “Di questi bombardieri avevamo già visto gli spostamenti nei giorni precedenti, per cui la notizia non ci ha colto di sorpresa. Questo cambia completamente lo scenario, si apre una crisi molto più grande, si apre anche da parte dell’Iran una risposta molto più forte che rischia di allargarsi a tutti gli obiettivi americani”,  sottolinea Crosetto.

Il quadro futuro del ministro Tajani

“Tutto dipende da quello che farà l’Iran”, sottolinea dal canto suo il ministro degli Esteri Antonio Tajani, ragionando sul conflitto in corso e le prospettive di una de-escalation in un intervento all’edizione straordinaria del Tg1. “L’altro ieri ho parlato a lungo con il ministro degli Esteri iraniano chiedendo di parlare direttamente con gli Stati Uniti per trovare un accordo”, ha aggiunto, e “ieri la nostra ambasciatrice a Teheran era andata al ministero degli Esteri per ribadire le nostre sollecitazioni per favorire ripresa del dialogo. Noi – ha quindi annunciato – eravamo pronti ad accogliere a Roma una riunione tra americani e iraniani diretta senza intermediazione”.

“Vediamo se dopo l’attacco di questa notte” gli iraniani “cambieranno idea”, ha continuato il ministro. “Siamo con tutte le nostre forze al lavoro per favorire una de-escalation, una soluzione diplomatica di questa vicenda. Speriamo che l’Iran accetti di sedersi a un tavolo dopo un’azione che punta a impedire la creazione della bomba atomica, che rappresenterebbe come detto anche dal G7 un pericolo per tutta l’area mediorientale. Speriamo comprendano che questo è il momento giusto per sedere a un tavolo negoziale e chiudere una guerra che non deve provocare una escalation nell’area”.

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di Marta Lima - 22 Giugno 2025