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Un’altra bomba sulla Schlein. Nel Pd c’è chi dice no alla piazza rossa e va da Crosetto “perché la difesa è importante…”

Il caso Malpezzi

Un’altra bomba sulla Schlein. Nel Pd c’è chi dice no alla piazza rossa e va da Crosetto “perché la difesa è importante…”

Politica - di Lucio Meo - 18 Giugno 2025 alle 11:37

Parla chiaro, Simona Malpezzi al Foglio: “Io al pranzo con il ministro Crosetto ci andrò. Era programmato da tempo ed era già stato rimandato. Ritengo sia utile raccontare il lavoro che stiamo facendo come membri dell’Assemblea parlamentare della Nato. E anche stare ad ascoltare quello che avrà da dirci il ministro”.
Ma non basta. A far dispiacere Elly Schlein, segretaria di quel Pd lacerato dalla pace più che dalla guerra, è anche l’annuncio della deputata Dem esponente della corrente riformista: “In piazza contro il riarmo sabato 21 giugno non ci sarò. Del resto, il Pd è stato chiaro: ci saranno singoli esponenti ma come partito non aderiamo a quella piattaforma”. Un bel mosaico, quello che Elly è chiamato a tenere insieme in uno scenario di guerre, minacce di guerre e “pacifinti” che per un pugno di voti scendono in piazza con Hamas e perfino per difendere l’Ayatollah Khamenei, grillini e Conte in testa. Il “campo largo” nel Pd è un campo minato e oggi a Pina Picierno, già durissima contro i suoi colleghi che hanno votato no al piano di riarmo europeo e che sullo stesso tema si preparano a scendere in piazza sabato, si aggiunge anche la Malpezzi, che non fa sconti sul tema.

Il Pd che si spacca sulla piazza e l’idea di difesa di Simona Malpezzi

Non è strano che dal pranzo con Crosetto prevertice Nato – chiesto dal ministro come atto di apertura alle opposizioni – sia il M5s che Avs si siano già sfilati?, le chiedono. “Questo andrebbe chiesto a loro. Dal mio punto di vista, lo ripeto, trovo sia un’occasione importante di ascolto. E del resto noi, come Italia, abbiamo sottoscritto degli accordi che dobbiamo rispettare. E’ importante che il ministro provi a capire come la delegazione stia cercando di lavorare trasversalmente sui diversi dossier. Io, per esempio, sono stata nominata relatrice di un dossier sulla ‘Pace giusta e duratura in Ucraina’, sono mesi che ci sto lavorando insieme ad altri colleghi e il documento sarà presentato a ottobre in Slovenia. Per questo credo sia apprezzabile che il ministro della Difesa cerchi di informarsi sulle varie partite in cui noi parlamentari siamo coinvolti… La non adesione del Pd a quella piattaforma è un messaggio molto chiaro”, spiega Malpezzi, ch aggiunge: “Io penso che in Italia manchi una cultura della difesa perché quando si affrontano questi temi spesso non si sa di cosa si sta parlando. La difesa non è solo armi ma satelliti, la difesa dei nostri cieli… Io ci rimango molto male quando i nostri alleati provano a leggere questi ragionamenti come la posizione di un bellicista o guerrafondaio, perché sarebbe meglio spendere quei soldi in sanità o in istruzione. Nessuno vuole togliere soldi a quei comparti ma va detto che senza libertà si rischia di non avere né sanità né istruzione. Addirittura qualcuno si spinge a dire che abbiamo degli interessi nel settore della vendita di armi. Ecco, questo non è intellettualmente onesto”, conclude la Malpezzi.

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di Lucio Meo - 18 Giugno 2025