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Trump Iran ultimatum

Khamenei: niente resa

Ultimatum definitivo di Trump all’Iran. L’Aiea: mai detto che Teheran stava preparando un’arma atomica

Esteri - di Laura Ferrari - 18 Giugno 2025 alle 21:30

Nel sesto giorno di guerra con Israele, l’ayatollah Ali Khamenei, guida suprema dell’Iran, ha respinto la richiesta di resa del presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, che ha lanciato un “ultimatum finale” alla Repubblica Islamica ma ancora non si sbilancia su un possibile ingresso di Washington nel conflitto.

Khamenei: “L’Iran non si arrenderà mai”

In un discorso trasmesso dalla televisione, Khamenei ha giurato che la nazione iraniana “non si arrenderà mai” e ha avvertito l’America che un suo coinvolgimento bellico porterebbe a “danni irreparabili”. Trump, che ha lasciato in anticipo il G7 in Canada per riunirsi con i suoi strateghi e valutare un possibile intervento americano, continua a mantenere, da parte sua, le carte coperte. Davanti ai cronisti riuniti alla Casa Bianca, il presidente degli Stati Uniti ha affermato che quello lanciato a Teheran è “l’ultimatum finale”, ha respinto l’offerta di mediazione del presidente russo, Vladimir Putin, e ha ribadito il sostegno alla campagna avviata dal primo ministro israeliano, Benjamin Netanyahu, che lo ha ringraziato. “Forse si’, forse no, nessuno lo sa” e’ stata la risposta al giornalista che gli domandava se intendesse entrare in guerra, mentre sempre più forze statunitensi vengono dispiegate in Medio Oriente.

Attacchi incrociati tra Iran e Israele, l’ultimatum di Trump

Israele e Iran, intanto, si preparano a una nuova notte di attacchi incrociati. Nelle scorse ore potenti esplosioni e alte colonne di fumo si sono levate da Teheran, dove anche la Mezzaluna Rossa ha denunciato un bombardamento nei pressi del suo edificio. Il ministro della Difesa di Tel Aviv, Israel Katz, ha rivendicato la distruzione del “Quartier Generale della Sicurezza Interna”, descritto come “il principale organo di repressione del dittatore iraniano”. In risposta, le Guardie Rivoluzionarie della Repubblica Islamica hanno dichiarato di aver lanciato contro Israele missili balistici ipersonici a medio raggio Fattah-1.

L’Aiea: non abbiamo mai detto che l’Iran sta costruendo un’arma nucleare

L’agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) non ritiene che l’Iran stesse cercando di sviluppare un’arma nucleare. Lo ha dichiarato il suo direttore generale Rafael Grossi a Sky News Uk. “Abbiamo concluso che non possiamo affermare che in questo momento ci sia uno sforzo sistematico in Iran per fabbricare un’arma nucleare”, ha detto. Grossi ha spiegato che il rapporto dell’Aiea, spesso citato da Israele, ha rilevato che l’Iran sta arricchendo uranio al 60%, l’unico Paese al mondo a farlo, quindi “ci sono elementi di preoccupazione. Ma per quanto riguarda l’affermazione che stanno costruendo e fabbricando un’arma nucleare – no, non abbiamo detto questo”. Alla domanda se l’agenzia fosse preoccupata per l’impatto degli attacchi israeliani agli impianti nucleari, Grossi ha risposto: “Ovviamente sì”. “C’è sempre la possibilità di un evento radiologico” quando viene colpito un sito nucleare, come la “dispersione di materiale nucleare nell’atmosfera”, ha aggiunto.

 

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