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Trump ha firmato i dazi del 50% su acciaio e alluminio. Merz vola a Washington

Proseguono i negoziati

Trump ha firmato i dazi del 50% su acciaio e alluminio. Merz vola a Washington

Economia - di Gabriele Caramelli - 4 Giugno 2025 alle 10:58

Entrano in vigore da oggi i nuovi dazi imposti dagli Usa su acciaio e alluminio, che passano dal 25 al 50%. Donald Trump ha firmato l’ordine esecutivo con cui vorrebbe proteggere le industrie nazionali dell’acciaio e dell’alluminio. «Se ad altri Paesi è consentito applicare dazi contro di noi e a noi non è consentito contrastarli, rapidamente e agilmente, con misure tariffarie contro di loro, il nostro Paese non ha neanche una piccola possibilità di sopravvivenza economica», aveva scritto il presidente americano su Truth social negli ultimi tempi.

Intanto, le distanze tra Washington e Pechino sull’accordo per le nuove tariffe si allungano sempre di più. «Mi piace il presidente cinese Xi Jin Ping, l’ho sempre apprezzato e lo apprezzerò sempre, ma è molto duro», ha scritto Trump su Truth, precisando che per il momento è «estremamente difficile raggiungere un accordo» con lui. Il cancelliere tedesco, Friedrich Merz, partirà questa sera alla volta di Washington per il contrare il suo omologo americano e discutere sugli gli sforzi per mettere fine alla guerra in Ucraina, la risposta della Nato alle crescenti minacce esterne e la disputa sui dazi.

Nuovi dazi su acciaio e alluminio, ma gli Usa restano disponibili alle trattative

Nonostante l’imposizione di nuove tariffe su acciaio e alluminio, gli Usa hanno scelto di avviare dei negoziati commerciali con l’Unione Europea, il Giappone, l’India. Anche il Vietnam figura nella lista dei Paesi con cui Trump ha scelto di trattare, ma ad una condizione: il governo di Hanoi, per ottenere delle agevolazioni, dovrà fare in modo che le fabbriche riducano drasticamente l’utilizzo di materiali e componenti provenienti dalla Cina. «Il presidente si aspetta buoni affari con gli interlocutori e siamo sulla buona strada per raggiungerli», ha detto ieri la portavoce dell amministrazione americana Karolin Leavitt, citata dal New York post. Per giunta, un rappresentante del commercio per gli Usa ha sottolineato che «i negoziati produttivi con molti partner commerciali chiave proseguono a ritmo sostenuto».

Parla un esperto: «I mercati azionari hanno mantenuto un atteggiamento positivo»

«I mercati azionari hanno finora mantenuto un atteggiamento ottimista nei confronti dei dazi, anche prima che emergessero dubbi sulla loro legittimità giuridica», ha spiegato in un report Anthony Willis, manager per gli investimenti di Columbia Threadneedle Investments. Poi ha aggiunto: «l’orientamento prevalente è che nelle prossime settimane — prima della scadenza della finestra di 90 giorni prevista per l’inizio di luglio — possano essere raggiunti accordi per riportare i dazi al livello base del 10% nei confronti di numerosi partner commerciali strategici degli Stati Uniti».

La settimana appena trascorsa, come ha osservato l’analista, è stata piena di risvolti importanti: «Una sentenza ha sollevato dubbi significativi sulla legittimità giuridica di molte tariffe introdotte dal Presidente degli Stati Uniti dall’inizio del suo mandato. Nel frattempo, lo stesso Trump ha minacciato l’Unione Europea con l’imposizione di tariffe pari al 50%; una proposta rientrata nel giro di 72 ore, rafforzando l’ipotesi che tali annunci siano strumenti negoziali mirati a favorire il dialogo piuttosto che anticipazioni di una linea politica definita».

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di Gabriele Caramelli - 4 Giugno 2025