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Trump attacca l’Iran, per la sinistra è colpa della Meloni. Ma la Schlein si smarca dagli “avvoltoi” e sente la premier

Trump attacca l’Iran, per la sinistra è colpa della Meloni. Ma la Schlein si smarca dagli “avvoltoi” e sente la premier

Politica - di Lucio Meo - 22 Giugno 2025 alle 12:32

Ore convulse di consultazioni e vertici, a Palazzo Chigi, per mettere in sicurezza possibili obiettivi italiani che potrebbero finire nel mirino di una reazione iraniana, dopo l’attacco di questa notte da parte degli Usa ai siti nucleari dell’Iran. Giorgia Meloni, che ha avuto contatti telefonici con Starmer e Merz, è stata a lungo a colloquio anche con la segretaria del Partito democratico Elly Schlein, proprio per discutere degli sviluppi seguiti agli attacchi degli Usa all’Iran”, come fanno sapere fonti del Nazareno. Ben diverso, come sempre, l’atteggiamento di altri settori del centrosinistra, dai grillini ai vari Fratoianni, che non hanno perso l’occasione per “sciacallare” ai danni del governo accusandolo non si sa bene di quali colpe, per l’escalation in Medio Oriente. Primo fra tutti, il solito “Giuseppi” Conte, ex amico di Trump, ieri in piazza con i “pacifinti” per raccattare qualche voto.

Escalation Usa-Iran, la sinistra accusa il governo Meloni

“Qual è la posizione dell’Italia? Il Governo va in ordine sparso. Il Ministro degli Esteri Tajani: ‘Ci auguriamo che dopo questo attacco si possa arrivare alla de-escalation’. Il Ministro della Difesa Crosetto, all’opposto: ‘Si apre una crisi molto più grande’. Mentre Meloni metterà ancora una volta la testa sotto la sabbia, come fa da tre anni, esprimendo ‘forte preoccupazione’? Noi crediamo e ribadiamo che più armi e più guerre non siano una via per la pace e la sicurezza. Ucraina, Afghanistan, Libia, Iraq non ci hanno insegnato nulla? Fermatevi”, scrive sui social Giuseppe Conte, leader M5S.

Ma il delirio si fa farsa con il segretario di +Europa, Riccardo Magi. “Gli Usa entrano in guerra contro l’Iran conducendo un attacco sconsiderato, senza condivisione con gli alleati della Nato, senza considerare le ripercussioni internazionali, senza alcuna valutazione dell’ulteriore instabilità che questo porterà in Medio Oriente. Per Salvini e il Pakistan Trump merita il nobel per la pace: doveva porre fine alla guerra in Ucraina in 24 ore e doveva fermare il conflitto mediorientale. Sta accadendo esattamente il contrario: Trump si dimostra un presidente di guerra, peggiore persino di George W Bush. L’attacco di questa notte cambia totalmente lo scenario: Meloni deve riferire in parlamento quanto prima e spiegare al Paese quale sarà l’atteggiamento dell’Italia con questa escalation del conflitto”, attacca l’ex radicale.

Meloni venga a riferire, è la stessa richiesta di Nicola Fratoianni, di Avs: “Occorre una immediata e decisa iniziativa diplomatica per fermare l’escalation e far tacere le armi”.

Poi spunta la solita Boldrini: “Meloni condanni fermamente questa decisione del suo amico e alleato Trump di bombardare l’Iran e ne prenda le distanze : l’Italia non deve in alcun modo essere trascinata, anche indirettamente, in una tale guerra di aggressione. Questa è una corsa verso l’autodistruzione dell’umanità che va fermata prima che sia troppo tardi”.

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di Lucio Meo - 22 Giugno 2025