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Tajani Guantanamo

Niente allarmismi

Tajani: «Nessun italiano andrà a Guantanamo». E la Casa Bianca rassicura sui cittadini dei Paesi alleati

La portavoce di Trump parla delle indiscrezioni del Washington Post come di "fake news". Intanto trapela la notizia che uno dei due italiani è già stato rimpatriato: l'Italia aveva dato tempo fa la disponibilità a riprendere i propri cittadini

Esteri - di Alice Carrazza - 11 Giugno 2025 alle 16:14

«Degli italiani irregolari attualmente fermati negli Usa nessuno andrà a Guantanamo», rassicura il vicepremier e ministro degli Esteri Antonio Tajani, spegnendo sul nascere ogni allarmismo. «Questa storia è una fake news. Non sta accadendo», spiega anche la portavoce della Casa Bianca Karoline Leavitt su X, chiarendo che non sono previsti trasferimenti a Guantanamo di cittadini dei Paesi alleati. Una dichiarazione che sgombra definitivamente il campo da dubbi e titoli sensazionalistici.

Notizia bomba del Washington Post, ma è «una fake news»

Tutto è iniziato da un articolo del Washington Post, pubblicato nella serata di ieri. Secondo quanto riportato, l’amministrazione Trump starebbe valutando il trasferimento di circa novemila immigrati irregolari nella base militare statunitense di Guantanamo Bay, a Cuba. Fonti anonime citate dal quotidiano parlavano della possibile presenza di cittadini italiani tra questi.

Il condizionale, in casi come questo, è d’obbligo. «Su Guantanamo non c’è nessuna comunicazione ufficiale, c’è solo un articolo di giornale», ha precisato Tajani prima ancora che la smentita di Washington confermasse che non c’è nulla di vero.

L’Italia aveva già detto no

In ogni caso, Tajani ha ribadito che «l’Italia ha già detto, tempo fa, all’amministrazione americana che era disposta a riprendere gli irregolari nel pieno rispetto dei loro diritti individuali». Una disponibilità chiara, che esclude qualsiasi coinvolgimento nel presunto piano.

Il contesto politico americano

Inoltre, dopo che il tema immigrazione è tornato a infiammare il dibattito politico negli Stati Uniti, con proteste da Los Angeles a Chicago. In questo clima, notizie non verificate rischiano di alimentare tensioni inutili.

«Abbiamo contatti con i responsabili della sicurezza interna ed eventualmente la questione riguarderebbe soltanto cittadini di Paesi che non sono disponibili ad accogliere i loro connazionali irregolari negli Stati Uniti», ha precisato il ministro.

Un impegno già formalizzato

L’Italia, insomma, non è tra questi. «L’Italia aveva risposto qualche tempo fa ad un questionario che era venuto dagli Usa, dicendo che siamo pronti ad accogliere i concittadini irregolari — qualora ce ne fossero — con il rispetto dei diritti di queste persone e con il rispetto delle regole consolari», ha aggiunto Tajani, rivendicando così una linea coerente e già comunicata fuori dai riflettori.

Un italiano già rimpatriato, un altro in via di espulsione

La Farnesina non ha fornito numeri sugli italiani irregolari negli Usa. Secondo quanto riferito dall’agenzia di stampa Adnkronos, però, allo stato attuale si conterebbero un italiano espulso, pare rimpatriato alcuni giorni fa, e uno in via di espulsione. Intanto, è già prevista una telefonata di Tajani con il segretario di Stato americano Marco Rubio. «Domani pomeriggio è già in agenda e cercherò di avere ulteriori chiarimenti», ha annunciato.

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di Alice Carrazza - 11 Giugno 2025