
Numeri record
Svimez, il Sud continua a crescere più del Nord. Il Lazio prima regione con +1,8% di Pil
Nel 2024, come nel biennio precedente, il Pil delle regioni meridionali è aumentato più del Centro-Nord: (+1% contro lo 0,6%). Aumentano gli investimenti pubblici che toccano i 45 miliardi. Sbarra: grazie al governo il Mezzogiorno è più dinamico
Svimez, il Sud cresce più del Nord
Al Sud, non solo turismo. Il settore dei servizi rappresenta il secondo pilastro della crescita del Pil meridionale nel 2024. Il valore aggiunto del comparto registra un aumento medio dello 0,7% nelle regioni meridionali, a fronte di un +0,5% nel resto del Paese, con Abruzzo (+1,5%), Sicilia (+1,3%) e Campania (+1,1%) che si attestano su valori superiori all’1%. In calo il settore in Sardegna (-0,1%), Molise (-0,3%) e, soprattutto, in Calabria (-0,6%). Tra le attività del terziario, il comparto delle attività finanziarie e immobiliari, professionali e scientifiche ha mostrato la dinamica di crescita più pronunciata a livello nazionale, con una lieve prevalenza al Mezzogiorno (+2,3% Mezzogiorno contro il +2,1% Centro-Nord).
Non solo turismo, servizi finanziari e immobiliari
Continua l’aumento degli i investimenti pubblici: nel 2024, il progressivo indebolimento degli investimenti privati in edilizia, legati al Superbonus, ha ridotto il contributo alla crescita della componente privata delle costruzioni. Al contrario, è aumentato il contributo delle opere pubbliche, soprattutto grazie all’avvio della fase esecutiva del Pnrr.
Aumentano gli investimenti che toccano i 45 miliardi
Nel 2024 gli investimenti pubblici hanno raggiunto circa 45 miliardi di euro. Poco meno della metà delle risorse è stata mobilitata dalle amministrazioni comunali, che si confermano primi investitori pubblici con una spesa pari a 21,7 miliardi. Nel complesso, gli investimenti pubblici sono cresciuti di circa 6 miliardi rispetto al 2023 (+3 miliardi per i Comuni). Si tratta di un risultato di grande rilievo, considerato che il 2023 aveva beneficiato anche dell’effetto una tantum della chiusura del ciclo di programmazione 2014-2020 dei fondi europei della coesione, quantificabile, per le opere pubbliche, in circa 4 miliardi. Il Pnrr, pur con livelli di spesa effettiva inferiori al cronoprogramma iniziale, ha contribuito alla crescita degli investimenti in opere pubbliche. Nel 2024 le risorse spese dalle misure del Piano si sono attestate a circa 12 miliardi.
Il Lazio prima regione italiana per crescita del Pil
Nel Centro, alla stagnazione delle Marche e alla crescita moderata della Toscana (+0,4%) si contrappongono le buone performance dell’Umbria (+1,2%) e, soprattutto, del Lazio. La regione governata da Francesco Rocca – certifica Svimez – è la prima per crescita del Pil nel 2024 (+1,8%). Nel Nord-Ovest, solo il Piemonte (+1,5%) registra una crescita significativa, seguito dalla Lombardia (+0,9%), mentre Liguria (-0,5%) e Valle d’Aosta (-0,1%) registrano il segno meno. La contrazione del prodotto in Veneto (-0,4%) ed Emilia-Romagna (-0,2%), principali economie dell’area, dovrebbero portare in territorio negativo il dato del Nord-Est (-0,2%).
Sbarra: grazie al governo Meloni il Sud è più dinamico
“Secondo i dati del Rapporto Svimez, nel 2024, per il terzo anno il Mezzogiorno cresce più del resto del Paese, +1 per cento nel 2024. Il Pil è cresciuto complessivamente dell’8,6% tra il 2022-2024 al Sud, contro il 5,6% del Centro-Nord, con uno scarto cumulato di 3 punti percentuali. Grazie al governo Meloni il Mezzogiorno dimostra di avere un’economia più dinamica rispetto al passato – dichiara soddisfatto il sottosegretario con delega al Sud, Luigi Sbarra– e questi dati sottolineano l’importanza delle politiche messe in campo caratterizzate da un forte impulso degli investimenti in opere pubbliche, provenienti dal Pnrr e dalla Zes unica”. Continueremo a lavorare – ha concluso – per costruire condizioni di rilancio nelle aree più deboli, nella consapevolezza che lo sviluppo del Sud è condizione essenziale per una crescita nazionale solida, duratura e sostenuta”.