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La linea dura

Stop al cellulare anche alle scuole superiori: arriva la circolare di Valditara per gli adolescenti

Dal ministero il divieto all'uso del telefono esteso anche alle scuole secondarie dopo l'allarme sulle dipendenze dalle tecnologie

Cronaca - di Paolo Cortese - 16 Giugno 2025 alle 19:08

Stop al cellulare durante lo svolgimento dell’attività didattica e più in generale in orario scolastico anche per gli studenti del secondo ciclo di istruzione. E’ quanto prevede una circolare firmata dal ministro dell’Istruzione e del Merito Giuseppe Valditara inviata ai dirigenti scolastici delle istituzioni scolastiche secondarie di secondo grado e ai coordinatori didattici delle scuole paritarie del secondo ciclo d’istruzione. Dal prossimo anno, quindi, il divieto già in vigore nelle scuole primarie sarà esteso agli adolescenti.

Lo stop al cellulare in classe: “Troppi danni per i ragazzi”

“Sull’argomento – si legge nella circolare ministeriale – sono sempre più numerosi gli studi, così come risulta una sempre maggiore attenzione da parte degli organismi internazionali e delle istituzioni sanitarie sulla necessità di adottare politiche in grado di preoccupazioni dei fenomeni che tali ricerche mettono in luce”.

“Le istituzioni scolastiche provvederanno, pertanto, ad aggiornare i propri regolamenti e il patto di corresponsabilità educativa prevedendo per gli studenti del secondo ciclo di istruzione il divieto di utilizzo dello smartphone durante l’orario scolastico anche a fini didattici, nonché specifiche sanzioni disciplinari per coloro che dovessero contravvenire a tale divieto”, scrive Valditara.

Le eccezioni e i tablet consentiti

“L’uso del telefono cellulare sarà sempre ammesso nei casi in cui lo stesso sia previsto dal Piano educativo individualizzato o dal Piano didattico personalizzato come supporto rispettivamente agli alunni con disabilità o con disturbo specifico di apprendimento ovvero per motivate necessità personali”, recita la circolare emanata dal ministro.

Valditara precisa che, “resta ovviamente confermato l’impiego degli altri dispositivi tecnologici e digitali a supporto dell’innovazione dei processi di insegnamento e di apprendimento, come pc, tablet e lavagna elettronica, secondo le modalità programmate dalle scuole nell’esercizio della propria autonomia didattica e organizzativa. Sotto tale profilo, le istituzioni scolastiche avranno cura di sfruttare in maniera ottimale le potenzialità degli strumenti digitali, ormai largamente diffusi in ambito scolastico grazie agli investimenti avviati negli scorsi anni, per migliorare la qualità degli insegnamenti e favorire l’apprendimento”.

Le sanzioni le decideranno gli istituti scolastici

Dovranno essere gli istituti scolastici nella loro autonomia a stabilire le sanzioni per chi violerà il divieto, che potranno andare dalla sospensione dall’attività didattica a riflessi sul profitto.

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di Paolo Cortese - 16 Giugno 2025