
Revoca dell'immunità
Salis, papà Roberto perde le staffe: “Se avessero incontrato Storace lo avrebbero preso a calci in cu…”
Nervosismo in casa per il voto della Commissione giuridica dell'Europarlamento (ancora rinviato). Il babbo perde la pazienza e la figlia fa la vittima nel nome della democrazia
Quando si dice l’amore paterno. Sul dossier Salis, in perenne galleggiamento in attesa del voto sulla revoca dell’immunità parlamentare (ancora rinviato senza motivi), è sceso in campo per l’ennesima volta papà Roberto. Proprio non ce l’ha fatta a mantenere un briciolo di aplomb nella frenesia di difendere la sua eroina che rischia di perdere il giocattolo parlamentare che l’ha salvata dal carcere in Ungheria.
Papà Salis perde la calma e attacca Storace
Così, presa la tastiera, ha attaccato il nemico numero uno: Francesco Storace. Poi, presa la rincorsa, lancia strali anche a Matteo Salvini e Alessandro Morelli. Il conduttore del programma “Il Rosso e il Nero” insieme a Vladimir Luxuria, infatti, ha osato pubblicare la foto di Ilaria abbracciata al genitore, sotto il cartello stradale che indica l’inizio del Comune di Monza, città natale dell’eroina rossa. Nel tweet intitolato “Si avvicina il voto del Parlamento europeo” ha aggiunto la scritta “Papino saluta la bimba”.
“Se gli fosse capitato a tiro uno come Storace lo avrebbero preso a calci in culo”
Troppo per il papà. “Nella mia vita – ha scritto Roberto Salis in preda alla bile – ho conosciuto tanti fascisti. Se gli fosse capitato a tiro uno come @Storace lo avrebbero preso a calci nel culo a due a due fino a quando diventavano dispari”. Una ‘chicca’ di rara eleganza.
Nervosismo in casa per il voto sulla revoca dell’immunità
Il nervosismo in casa Salis è palpabile per la decisione della commissione Juri dell’Europarlamento. Il voto voto della commissione Affari giuridici dell’Eurocamera sulla revoca dell’immunità non sarà il 24 maggio come previsto ma potrebbe slittare a metà luglio o ai primi di settembre. Un rinvio ‘misterioso’, o forse non troppo, denunciato dall’europarlamentare leghista Sardone che ha riferito che è stato cancellato dall’ordine del giorno senza una motivazione ufficiale.
La sceneggiata di Ilaria sui social
Inevitabile la sceneggiata della professoressa arrestata a Budapest. “Sarà un voto importante. Lo è ovviamente per me, perché da quel voto dipende la mia libertà personale. Ma è anche un voto che riguarda l’Europa e la democrazia”, scrive sui social insieme all’appello per difendere la democrazia in pericolo. ““Chi sarà chiamato a votare dovrà assumersi la responsabilità morale e politica di decidere se consegnare una collega nelle mani di un regime autoritario, la responsabilità storica di decidere se in Europa debba prevalere l’autoritarismo o la democrazia”.
L’iter burocratico, il carcere e il salvataggio di Avs
Per la cronaca Ilaria Salis è stata arrestata a Budapest nel febbraio 2023 con l’accusa di aver aggredito tre militanti neonazisti durante una manifestazione antifascista. Nel maggio 2024, dopo aver versato una cauzione, le era stato concesso l’arresto domiciliare. Ma solo con l’aiutino della coppia Bonelli-Fratoianni e l’elezione a Straburgo è riuscita a sottrarsi al carcere utilizzando l’immunità parlamentare. Che normalmente è prevista per ‘reati’ commessi durante il mandato, non prima. Il governo ungherese ha chiesto la revoca dell’immunità di Salis nel 2024, dando il via all’iter che ora è stato sospeso dalla commissione giuridica del Parlamento europeo