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Referendum, la sinistra fa spot elettorali sulla tragedia di Gaza. FdI: cinismo vergognoso

Pessima furbata

Referendum, la sinistra fa spot elettorali sulla tragedia di Gaza. FdI: cinismo vergognoso

Prima il cappellino di Bersani con il sì al referendum poi l'appello al voto dei 4 leader dal palco di San Giovanni. Ma anche Meloni in foto con Hitler e Mussolini e l'attacco alla sede di FdI a Torino. Procaccini: un normale sabato di silenzio elettorale...

Politica - di Alessandra Danieli - 7 Giugno 2025 alle 21:17

“È grave violare il silenzio elettorale, ma è vergognoso usare la tragedia di Gaza per fare un appello al voto. È quello che oggi hanno fatto i leader delle opposizioni. Confermando quello che tutti sapevano e cioè che alla sinistra non importa nulla dei bambini di Gaza e di quelli massacrati nell’attacco terrorista del 7 ottobre”. Così Galeazzo Bignami poco dopo la piazzata pro Pal delle sinistre, che hanno concluso il corteo a San Giovanni invitando a recarsi alle urne. “Peraltro – aggiunge il capogruppo di FdI alla Camera –  non c’era molto da sperare da chi è incapace di condannare con parole ferme e nette quei violenti che attaccano le sedi dei partiti e aggrediscono le nostre forze di polizia”.

FdI: sinistra vergognosa, sfrutta Gaza per i referendum

Il primo a denunciare la triste furbata delle opposizioni, definendola una “schifezza morale e legale” è stato Nicola Procaccini, europarlamentare di FdI, commentando il video in cui Bersani si lasciava intervistare indossando un cappelletto rosso con la scritta Sì al referendum. Poco dopo dal palco il quartetto dei big, Schlein, Conte, Bonelli e Fratoianni, ha gettato la maschera con un ultimo consiglio per gli acquisti in pieno silenzio elettorale. “Un’ultima cosa, andate tutti a votare”. Altro che genocidio e governo complice di Israele.

Gasparri: cinici e autentici bari

Anche Maurizio Gasparri denuncia “la vergognosa violazione del silenzio elettorale da parte dei leader della sinistra. Che hanno fatto un appello sul referendum utilizzando una manifestazione destinata ad altro, appositamente programmata oggi per altri scopi. Il cinismo di questi personaggi ci conferma quale sia la natura dell’opposizione in Italia, che urla contro il regime ma che viola ogni norma. Questo appello illegale li qualifica come degli autentici bari”. Per Raffaele Speranzon, vicepresidente di Fratelli d’Italia al Senato, l’appello al voto “conferma quanto la sinistra sia abietta e senza scrupoli, pronta a fare propaganda, anche nel silenzio elettorale, sulla tragedia che sta colpendo quella terra e quei popoli. Una mossa della disperazione, perché hanno paura che gli italiani bocceranno questi referendum inutili e pretestuosi”.

Antoniozzi: con noi avrebbero invocato la Corte dell’Aja

Alfredo Antoniozzi, vicecapogruppo di FdI a Montecitorio, ironizza sulla risposta imbarazzata di Bersani. “Con il cappellino del sì replica a Procaccini chiedendo un Borsalino. Ma la manifestazione di oggi utilizza la tragedia di Gaza per fare propaganda ai referendum. L’avessimo fatto noi avrebbero chiamato in causa finanche la Corte internazionale dell’Aja”. In serata Procaccini controreplica alle giustificazioni imbarazzate e provocatorie dell’esponente dem (“Il cappello me lo hanno dato alla manifestazione”).

Procaccini: una normale giornata di silenzio elettorale della sinistra

“Bersani sostiene di aver messo un cappello pro referendum a sua insaputa. E con il solito tono radical chic mi invita a regalargli un Borsalino, che non è esattamente un simbolo del proletariato… Manifestazione di piazza a Roma, appello finale ai referendum dei leader, foto di Meloni con Hitler e Mussolini, e assalto alla sede di Fratelli d’Italia a Torino. Insomma, una normale giornata di silenzio elettorale della sinistra”.

 

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