
Indagine della Regione
Quattro testimoni contro il chirurgo di Tor Vergata: “Ha dato un pugno all’assistente in sala operatoria”
Secondo le testimonianze il docente universitario avrebbe aggredito fisicamente la collega. Se sarà confermato quasi certo il licenziamento
Si aggrava la posizione di Giuseppe Sica, il chirurgo di Tor Vergata e docente universitario, accusato di avere aggredito un’assistente durante un intervento chirurgico. Quattro testimoni presenti in sala operatoria hanno dichiarato che Sica avrebbe colpito con un pugno alla collega.
I testimoni: “L’ha insultata e poi colpita”
I quattro testimoni, ascoltati dall’autorità giudiziaria, hanno detto che Giuseppe Sica, durante l’intervento chirurgico, avrebbe prima apostrofato a male parola una collega assistente, per poi colpirla con un pugno. Non un’aggressione verbale ma fisica che potrebbe costare cara al docente universitario.
La difesa di Sica e le scuse
“In sala operatoria si combatte per la vita. E io voglio vincere, sempre”, cosi iniziava la lettera del luminare dopo la denuncia dell’accaduto. “Mi trovo a intervenire pubblicamente perché sento il dovere di raccontare cosa accade davvero quando si entra in sala operatoria per affrontare un caso clinico complesso, come quello su cui stavo operando di recente. Un intervento lungo, delicato, che richiedeva altissima concentrazione e prontezza di riflessi”, continuava la missiva di Sica, che non aveva voluto dire se il paziente era morto o sopravvissuto.
“In quei momenti, ogni secondo conta. La responsabilità è mia, anche se qualcuno inciampa o non funziona. E se percepisco un rischio concreto per il paziente, è mio dovere reagire. Sì, anche con durezza. Il nostro ordinamento giuridico chiama questo comportamento ‘stato di necessità. In quei momenti, si fa ciò che serve per salvare una vita. Punto”, concludeva il medico che si scusava per l’accaduto non parlando di aggressione fisica.
L’indagine della Regione e il rischio licenziamento
Parallelamente all’inchiesta giudiziaria il presidente della Regione, Francesco Rocca, ha voluto aprire un’indagine. Il confine tra aggressione verbale e fisica non è un dettaglio. Nel primo caso si profilerebbe una sanzione disciplinare più leggera, mentre se sarà provato che Giuseppe Sica ha sferrato un pugno alla sua collega scatterà quasi certamente il licenziamento.