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Preside di un liceo romano si rifiuta di contestare Valditara, le fanno mobbing: “Se non la pensi come la sinistra ti distruggono”

E li chiamano democratici

Preside di un liceo romano si rifiuta di contestare Valditara, le fanno mobbing: “Se non la pensi come la sinistra ti distruggono”

Politica - di Maurizio Ferrini - 9 Giugno 2025 alle 14:22

Annamaria De Luca, preside del liceo Montessori di Roma, ha denunciato di essere mobbizzata da alcuni rappresentanti sindacali della Cgil, per aver mostrato interesse e apprezzamento per le riforme messe in campo dal ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara.

“Mai stata di destra, ma se non ti allinei ti distruggono”

“Loro mi hanno fatto la guerra perché ho espresso posizioni a favore delle riforme di Valditara”, spiega, aggiungendo che la scintilla è nata in realtà quando un gruppo di docenti della sua scuola firmò una lettera di sostegno al professor Christian Raimo, colpito da una sanzione da parte dell’ufficio scolastico regionale. “Non sono mai stata una attivista di destra – conclude – sono distrutta, ho tutti i sintomi del mobbing, ho passato notti insonni ma non voglio lasciare il mio istituto che conta tanti docenti bravi e scrupolosi. Vado avanti. Sono una donna libera che ha il diritto di esporre il proprio pensiero. Chi dice di combattere per i diritti delle donne e per il libero pensiero invece mi sta mobbizzando. La verità è che se non la pensi come dicono loro sei il nemico da distruggere”. 

Da Frassinetti a Dalla Chiesa solidarietà ad Annamaria De Luca

Una vicenda che ha suscitato l’inevitabile preoccupazione anche del mondo politico.  “La ‘colpa’ della dirigente romana, commenta Gimmi Cangiano, deputato di Fratelli d’Italia e componente della Commissione Istruzione alla Camera – sarebbe quella di aver espresso in più occasioni apprezzamento per la visione del sistema scolastico italiano che sta cercando di attuare il Ministro Valditara”. “La Cgil sta facendo ciò che da sempre riesce meglio ai sindacati politicizzati di sinistra: contestare, boicottare, protestare, isolare, denigrare chi non la pensa come loro e chi non si allinea ad una ideologia fatta solo di dogmi e mai di una progettualità concreta”.

Cangiano annuncia la presentazione di un’interrogazione parlamentare. Iniziativa analoga viene annunciata dalla senatrice Elena Murelli, capogruppo della Lega in commissione Affari sociali e Lavoro, definisce la questione preoccupante e annuncia “un’interrogazione, nell’interesse non solo della responsabile ma degli alunni della scuola e delle loro le famiglie”.

“Penso che i sindacati che svolgono una funzione di estrema importanza, dovrebbero astenersi dall’effettuare azioni che invadano la libertà di manifestazione di pensiero di docenti e dirigenti scolastici e questo proprio in nome del sempre richiamato pluralismo delle idee”, commenta Paola Frassinetti, sottosegretaria all’Istruzione. “Così come definisce inaccettabili le pressioni della Cgil e di averle lette con grande preoccupazione”, Rita dalla Chiesa, vicepresidente dei deputati di Forza Italia e membro della Commissione Cultura della Camera.

“I sindacati rossi prendono di mira chi non la pensa come loro”

“Ancora una volta, e temiamo non sia l’ultima – denunciano il presidente Anp Lazio Cristina Costarelli e il presidente Anp Roma Mario Rusconi – alcune organizzazioni sindacali prendono di petto quei dirigenti scolastici che non sono proclivi verso le loro posizioni ideologiche. Invece di contestare eventuali, supposte gravi manchevolezze professionali, si appigliano a particolari di secondaria rilevanza per mostrare tutta la loro ‘potenza interdittiva’, pretendendo di guidare la scuola in base alle loro impostazioni”.

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di Maurizio Ferrini - 9 Giugno 2025