CERCA SUL SECOLO D'ITALIA

Piazzata pro Pal a Roma. Più che Gaza potè il referendum. Il quartetto dal palco: “Andate tutti a votare”

L'alibi del genocidio

Piazzata pro Pal a Roma. Più che Gaza potè il referendum. Il quartetto dal palco: “Andate tutti a votare”

Tutto come da copione a piazza San Giovanni per lo show di Pd-5Stelle-Avs tra Bella Ciao, bandiere palestinesi e insulti a Meloni. Unico fuor d'opera: la contestazione dei duri e puri

Politica - di Romana Fabiani - 7 Giugno 2025 alle 19:09

Per una volta sfilano insieme, non succedeva da tempo. Mancano Renzi e Calenda ma bisogna accontentarsi, mezzo Pd ha disertato ma non ditelo in giro. Oggi a Roma si recita a soggetto: una passeggiata-piazzata per Gaza, per attaccare il governo complice del sanguinario Netanyahu, per sventolare al vento le bandiere palestinesi. Ma soprattutto per scavalcare il silenzio elettorale alla vigilia del voto sui referendum.

Piazzata pro Pal per scavalcare il silenzio elettorale

Il genocidio di Gaza è un ottimo lasciapassare, devono aver pensato gli organizzatori nello scegliere la data: il 7 giugno. Non proprio una coincidenza se Bersani si lascia volentieri immortalare con il cappellino rosso d’ordinanza con la scritta Sì sulla visiera. “Beccato” in fragranza dall’europarlamentare di FdI, Nicola Procaccini, che ha parlato di “una schifezza morale e legale”, risponde tra l’imbarazzato e l’ironico: “C’era il sole me lo hanno dato, se Procaccini mi avesse dato un Borsalino avrei messo anche quello”.

Ma per chi avesse ancora dubbi basta ascoltare Schlein, Conte, Fratoianni e Bonelli lanciare insieme dal palco l’ultimo consiglio per gli acquisti: “Ancora una cosa: andate tutti a votare”. Loro, i sinceri democratici che si stracciano le vesti per gli appelli all’astensionismo e per l’annuncio della premier, se ne fregano delle regole.

Il quartetto apre il corteo tra Bella ciao e bandiere palestinesi

Ad aprire il corteo il quartetto dei leader che intona l’immancabile “Bella ciao” dietro lo striscione “Gaza stop al massacro. Basta complicità”. In mancanza degli scontri con la polizia dei bravi ragazzi pro Pal dei centri sociali ci pensa un ragazzo ad accendere la miccia, ma non gli riesce. Con la bandiera palestinese in vita, sprezzante del pericolo,  si affaccia al corteo con la foto di Netanyahu insieme alla premier Meloni, accostata a quella di Mussolini e Hitler con la scritta “Oggi come ieri, sempre dalla parte della criminalità”.

La contestazione dei duri e puri per l’intervento tardivo

Tutto da copione tranne un fastidioso imprevisto: la contestazione dei duri e puri contro Pd-5Stelle e Avs, arrivati troppo tardi nella crociata palestinese. Mentre il corteo è in marcia, all’angolo con viale Manzoni, un gruppo composto da Fronte comunista,  Fronte della gioventù comunista, Collettivo militant e Giovani palestinesi d’Italia protesta con fumogeni e un grande striscione rosso con scritto “Basta complicità con il genocidio, Italia fuori dalle guerre imperialiste”. Un levata di scudi per il “tardivo intervento di Pd-M5s-Avs”.

La sparata: siamo 300mila, ma la polizia dice 10mila

Lo show può proseguire fino al comizio finale. “Siamo in tanti” , urlano dal palco in piazza San Giovanni, secondo il più classico dei copioni autoreferenziali. Qualcuno la spara grossa: siamo 300mila.”Ma quanta gente…” Peccato che per la polizia le stime siano leggermente inferiori: 10mila. “È un’enorme risposta di partecipazione per dire basta al massacro dei palestinesi e ai crimini del governo Netanyahu. È un’altra Italia che non tace, come fa il governo Meloni”. Così Elly Schlein, decisamente scavalcata a sinistra da Giuseppe Conte.

Conte si intesta la piazza e attacca Tajani con le mani insanguinate

È lui a intestarsi la piazza e la leadership della radicalizzazione pro Pal. È lui a usare i toni più barricaderi. “Oltre 300mila qui in piedi, siete qui con la schiena diritta, mentre il nostro governo in Parlamento è rimasto seduto, immobile e in silenzio pur di non condannare un governo criminale”. E giù attacchi in salsa militante e bava alla bocca: “Abbiamo addirittura il vicepremier che si precipita a Tel Aviv per stringere le mani insanguinate di Netanyahu”.

Il crescendo di Bonelli: Salvini, sei la vergogna d’Italia

Angelo Bonelli non è da meno. “Cara presidente Meloni, noi non vogliamo un governo codardo e vigliacco che con la mano sinistra dice, come dicono Tajani e Meloni, che aiutano i bambini, ma con la mano destra arma Israele. Devo dire una cosa a Matteo Salvini, che è andato a Tel Aviv, tu sei la vergogna d’Italia”. Di manifestazione ‘oceanica’ che travolge tutte le accuse strumentali parla un invasato Nicola Fratoianni. “A Giorgia Meloni, ad Antonio Tajani, a Matteo Salvini e  a tutto il governo chiedo ‘come fate ad andare a dormire la sera?'”.

Rula Jebreal tra gli ospiti d’onore, campionessa di retorica

Tra gli ospiti d’onore non poteva mancare sul palco la giornalista militante Rula Jebreal. Con la sua bella presenza, la retorica delle grandi occasioni e qualche svista quando parla di Paragon. “Le tecnologie che che questo governo usa per spiare giornalisti, giuristi e un’organizzazione umanitaria”. Un po’ distratta.

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

di Romana Fabiani - 7 Giugno 2025