
Iran-Israele
Meloni sente Trump e von der Leyen: evitare l’escalation. Il governo conferma il sì ai negoziati Usa-Teheran
Dopo i raid israeliani contro i siti nucleari iraniani l'Europa si compatta. Vertice della premier con i ministri e i vertici dei Servizi. Trump: ora subito l'accordo nucleare. Il nuovo capo dei Guardiani della Rivoluzione: si apriranno le porte dell'inferno
Parola d’ordine evitare l’escalation. A poche ore dall’attacco israeliano ai siti nucleari iraniani, che ha decapitato la leadership militare di Teheran, l’Europa si compatta. La premier Giorgia Meloni convoca d’urgenza un vertice per fare il punto mentre il presidente Usa Donald Trump spinge l’acceleratore sui negoziati, ai quali il governo italiano ha confermato piena fiducia.
Iran, Trump: ora l’accordo sul nucleare
“Dopo gli attacchi della notte scorsa, forse Teheran si deciderà a negoziare seriamente”. Per la Casa Bianca il raid di Israele non riduce le possibilità di un accordo sul nucleare. “Forse il contrario – dice il tycoon – forse adesso negozieranno in modo serio. Ho dato all’Iran 60 giorni, oggi era il 61esimo. Avrebbero dovuto fare un accordo. Erano vicini, avrebbero dovuto farlo, forse adesso succederà”. In risposta agli attacchi israeliani e a una possibile reazione da parte dell’Iran, gli Stati Uniti stanno spostando le loro risorse militari, comprese le navi, in Medio Oriente.
Meloni convoca un vertice d’urgenza con i ministri e i Servizi
Con la premier Meloni in videocollegamento i ministri Tajani, Salvini, Piantedosi e Crosetto insieme ai sottosegretari Fazzolari e Mantovano e ai vertici dei servizi di intelligence. Nel corso del pomeriggioila premier ha avuto colloqui telefonici con Trump, il presidente tedesco Friedrich Merz e la presidente della commissione Ue, Ursula von der Leyen. Quelli di Israele “sono stati attacchi mirati che puntavano a colpire la realizzazione dell’atomica iraniana, cosa che gli Stati Uniti non volevano”. Così il ministro degli Esteri sottolineando la necessità di evitare il corto circuito.
Tajani: evitare escalation, Israele ha diritto di difendersi
“Lo stesso responsabile dell’Agenzia nucleare delle Nazioni unite, Rafael Grossi, ha detto qualche giorno fa che gli iraniani continuavano ad andare avanti. È la prima volta – riferisce Tajani – che Grossi, che è persona di buon senso, moderata, prende una posizione di questo genere. Questo dà ragione alla versione israeliana. Io ho chiesto a tutti quanti di evitare un’escalation, mi auguro che anche l’Iran sappia reagire in maniera proporzionata”.
L’appello della Farnesina a lavorare in sinergia
Il titolare della Farnesina ha sentito telefonicamente gli omologhi francese, britannico e tedesco. “Nei colloqui – si legge in una nota del ministero – Tajani ha riscontrato la volontà comune dei principali paesi europei di lavorare per impedire una escalation del conflitto. Israele ha il diritto di difendersi dalla possibilità di un programma nucleare militare in Iran. Per la prima volta in 20 anni l’agenzia dell’Onu ha dichiarato l’Iran in violazione dei suoi obblighi sul tema dell’arricchimento dell’uranio”.
Il governo rinnova il sostegno ai negoziati Usa-Iran
Nel corso del vertice presieduto da Meloni si sono registrati con preoccupazione i rapporti dell’Aiea che hanno trovato l’Iran in violazione dei suoi obblighi secondo il Trattato sulla Non Proliferazione delle Armi nucleari. In questo quadro – riferiscono fonti di Palazzo Chigi – è stato riaffermato il pieno sostegno ai negoziati tra Stati Uniti e Iran per un accordo sul programma nucleare iraniano. “Il governo italiano continuerà a lavorare con tutti i partner per promuovere una de-escalation. E per garantire al meglio la sicurezza dei cittadini e dei militari italiani presenti nella regione. Il coordinamento è convocato in forma permanente per assicurare un monitoraggio costante della situazione che permetta in ogni momento di adottare le misure che si rivelino necessarie”.
Il Viminale rafforza i dispositivi di sicurezza
Il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza presieduto dal ministro Matteo Piantedosi riunitosi al Viminale ha deciso il rafforzamento dei dispositivi di sicurezza per tutti gli obiettivi sensibili “riconducibili ai paesi coinvolti nella crisi’ e un ulteriore affinamento e potenziamento di tutte le attività di prevenzione”.
Proseguono le esplosioni a Teheran
Sul terreno continuano gli attacchi di Tel Aviv. In serata si sono segnalate molte esplosioni nell’area di Teheran, come riporta il New York Times. Il capo di stato maggiore israeliano, Eyal Zamir, rende noto che l’esercito sta proseguendo gli attacchi “a piena forza e a ritmo elevato” con l’obiettivo di completare la missione lanciata nella giornata stessa, che ha visto colpiti siti militari e nucleari iraniani. L’offensiva nell’ambito dell’operazione Rising Lion sarebbe arrivata all’impianto nucleare di Fordow, che si trova a centinaia di metri di profondità.
“Per Israele si apriranno le porte dell’inferno”
“Le porte dell’inferno si apriranno presto per Israele, un regime infanticida”. Così il nuovo capo dei Guardiani della Rivoluzione, il maggiore generale Mohammad Pakpour, nel suo primo messaggio da quando ha assunto l’incarico, stando a quanto riferito dai media della Repubblica islamica.