
La scena a La7
“Meloni al Quirinale? Per l’amor di Dio…”: Bersani terrorizzato dalla ipotesi della Gruber (video)
Qualcuno era pronto a porgere i sali a Pierluigi Bersani, dopo la domanda improvvida posta da Lilli Gruber: all’ipotesi che alle prossime elezioni venga eletto il nuovo presidente della Repubblica e se il nuovo inquilino del Quirinale fosse Giorgia Meloni. All’ex segretario del Pd, nato politicamente in quel Partito comunista che si muoveva all’ombra di Mosca e dell’Unione sovietica, certi fondamentali della democrazia risultano ancora indigesti.
Bersani, Meloni e il dentifricio da rimettere nel tubetto
“Giorgia Meloni presidente della Repubblica? Per l’amor di Dio. Sulla persona non dico niente, ma vorrei un capo dello Stato saldamente ancorato allo spirito della Costituzione”. Questa le parole singhiozzate dell’ex smacchiatore di giaguari a Otto e mezzo su La 7. Un ragionamento davvero bislacco, formulato da Bersani e irrispettoso delle regole democratiche. Come se la presidente del Consiglio, che è stata anche vicepresidente della Camera dei deputati, nei suoi anni di attività politica e parlamentare avesse mai manifestato uno spirito disancorato alla Costituzione italiana. Se c’è un disancorato quello è Bersani. Completamente avulso dalla realtà politica e quotidiana.
Per Bersani Meloni non è nello spirito della Costituzione, i vecchi seguaci del Cremlino sì
Bersani è allarmato dal 5% del Pil destinato alla Nato. Ha usato una metafora delle sue: “Pure se torna governare il centrosinistra sarà difficile rimettere il dentifricio nel tubetto”. Un approccio antimilitarista da vecchio comunista degli anni ’70. Condotta comprensibile e coerente, detto da chi contro la Nato e gli Stati Uniti ha fatto le manifestazioni in piazza, facendo sponda ideale e ideologica con Mosca. Tempi mai rinnegati di chi oggi vuole dare patenti di democrazia e di legittimità costituzionale.
Chiedimi chi erano i Beatles? Ai giovani va detto chi erano le Brigate rosse
Dalla Gruber l’ex segretario del Partito democratico ha ovviamente colto l’occasione per presentare il suo libro: “Chiedimi chi erano i Beatles”, dedicato ai giovani e alla politica. Sarebbe stato più istruttivo per le giovani generazioni un altro libro, dal titolo meno petaloso ma su cui Bersani avrebbe potuto dare suggerimenti più costruttivi: “Chiedimi chi erano le Brigate Rosse”. Libro urgente visto che molti giovani oggi le banalizzano, le minimizzano, le travisano, tanto da creare addirittura i meme sul delitto Moro, come insegna la studentessa rossa di Trento. Quello sì sarebbe stato un libro istruttivo, sicuramente meno grondante di retorica e di banalità.