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Giorgia Meloni

Dalla parte di chi produce

Meloni a Confcommercio: «L’obiettivo è ridurre le tasse per tutti, con un’attenzione particolare al ceto medio»

Il premier rilancia l'alleanza tra governo e imprese: «I dati economici ci rendono orgogliosi, noi facciamo la nostra parte, ma sono soprattutto merito vostro». Urso: «La "piccola" Italia quarta dopo giganti come Cina, Usa e Germania»

Politica - di Sveva Ferri - 11 Giugno 2025 alle 15:25

Al centro della crescita ci sono sempre loro: le imprese. Intervenendo con un videomessaggio all’assemblea di Confcommercio, Giorgia Meloni ha ribadito il suo tributo di riconoscenza a chi produce e crea lavoro, ricordando – come sempre fa quando parla delle politiche economiche e dei risultati concreti e significativi che stanno portando – che «il governo si è limitato a fare la parte che gli spetta, cioè creare le condizioni migliori per la crescita e la competitività». Il resto lo hanno fatto le aziende. C’è, di fondo, quell’idea di un’alleanza tra governo e sistema Italia che è il faro cui si è sempre ispirato l’esecutivo e che si declina anche, per esempio, nella riforma fiscale che ha gettato le basi per un nuovo rapporto tra fisco e cittadino, ridato dignità ad autonomi e liberi professionisti e che punta ad abbassare le tasse per tutti. Ora, dopo aver guardato inizialmente a chi ne aveva più bisogno, guardando «con un’attenzione particolare al ceto medio».

Meloni a Confcommercio: «Siete tra i motori dell’economia nazionale»

«Oggi le imprese del terziario di mercato contribuiscono per circa la metà del prodotto interno lordo e dell’occupazione. Siete in sostanza – ha detto il premier – uno dei motori dell’economia nazionale ed è solo grazie al vostro dinamismo, alla vostra capacità di intraprendere che l’Italia sta registrando indicatori macroeconomici estremamente positivi».

Il ruolo delle imprese in quei dati economici che «ci rendono orgogliosi»

«L’economia sta sostanzialmente dimostrando la sua solidità, la sua resilienza, anche e soprattutto sul fronte dell’occupazione. Negli ultimi due anni e mezzo è stato creato quasi un milione di posti di lavoro e abbiamo toccato diversi primati: abbiamo raggiunto il record di numero di occupati; la disoccupazione è ai minimi da 18 anni a questa parte; il precariato diminuisce, i contratti stabili aumentano», ha ricordato Meloni durante l’Assemblea di Confcommercio, sottolineando che questi dati «ci rendono chiaramente orgogliosi e soprattutto sicuri della strategia che abbiamo messo in campo, ma non sono merito del governo, sono soprattutto merito vostro, delle imprese e dei lavoratori di questa nazione».

Il governo «al fianco di chi crea ricchezza e occupazione»

«Fin dal primo giorno a Palazzo Chigi – ha proseguito – ci siamo schierati al fianco di chi crea ricchezza e occupazione. Stiamo creando un ambiente favorevole per chi vuole investire in Italia, e allo stesso tempo siamo impegnati per aiutare le nostre aziende a rafforzare l’export e la loro presenza sui mercati internazionali».

Urso: «La “piccola” Italia quarto Paese al mondo dopo Cina, Usa e Germania»

I risultati si leggono anche nel Pil: «Nel primo trimestre di quest’anno il Pil è cresciuto dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dello 0,7% rispetto al primo trimestre del 2024, facendo meglio di Francia e Germania. È un dato incoraggiante, se teniamo conto della complessa situazione geopolitica internazionale e del quadro delle relazioni commerciali», ha commentato Meloni. E il ministro delle Imprese e del Made in Italy, Adolfo Urso, anche lui dall’Assemblea di Confindustria, ha spiegato che l’Italia «è il quarto Paese al mondo dopo la Cina, Stati Uniti e Germania, giganti demografici ed economici. La piccola Italia ha superato Giappone e Corea del Sud e anche oggi l’Istat ci dice che continuano a crescere le esportazioni».

L’obiettivo di ridurre le tasse a tutti «con un’attenzione particolare al ceto medio»

Meloni quindi ha rivendicato l’approvazione della riforma fiscale, «che era attesa da cinquant’anni» e che si sta attuando rapidamente, «con l’obiettivo di abbassare le tasse a tutti e di costruire un rapporto più giusto ed equilibrato tra Stato e contribuente». «Stiamo rimettendo al centro gli autonomi e i liberi professionisti, lavoratori per troppo tempo disprezzati e considerati a torto figli di un Dio minore. Questa – ha sottolineato il premier – è la strada che continueremo a seguire, per consolidare la tendenza economica positiva che stiamo registrando, rafforzare la domanda interna e proseguire nel percorso di riduzione della pressione fiscale, con un’attenzione particolare al ceto medio».

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Ci sono 2 commenti

  1. Giovanni Amato ha detto:

    L’unica reale modifica delle tasse per ilceto medio è il “quoziente familiare”…!!!

  2. pietro ha detto:

    Mi permetto di fare una riflessione sulla riduzione delle tasse!
    Penso che sarebbe meglio se;
    1)invece di ridurre le tasse , regolarle e razionalizzarle meglio da renderle più eque e portarle a pagare a tutti senza repressione ma basterebbe iniziare a creare (concorrenza) scaricare i costi vari alle famiglie come le visite mediche dal 730;
    2)la priorità sarebbe quella di migliorare e rendere trasparenti i servizi vari della pubblica amministrazione in modo tale che il cittadino non sia scontento e mal servito per quello che paga, scuole a tempo pieno, aumentare il numero degli asili e allungare gli orari;
    3)razionalizzare seriamente i costi della sanità con alla direzione generale personale quale ing gestionali , mentre i medici dovrebbero avere il ruolo direttivo nei vari reparti di loro competenza;
    4)una legge seria sulla responsabilità , su tutta la struttura pubblica, con la possibilità di verifica annuale sulla qualità a personale terzo!
    Anche se è la scoperta dell’ acqua calda , comunque se riuscireste a distribuirla ai cittadini sicuramente le tasse verrebbero viste con occhi diversi!!

di Sveva Ferri - 11 Giugno 2025