
La prova scritta
Maturità nel segno dei giovani “immaginati” da Paolo Borsellino. Il video della Meloni: “Forza ragazzi, siete il nostro orgoglio”
E’ iniziata stamane la maturità 2025 con la prima prova scritta di italiano. Sono 524.415 gli studenti coinvolti nelle prove (511.349 candidati interni e 13.066 esterni), mentre le commissioni sono 13.900 per un totale di 27.698 classi. La maggior parte dei candidati (268.577) viene dai licei, seguono i 169.682 studenti degli istituti tecnici e gli 86.156 degli istituti professionali. I personaggi che dominano le tracce della Maturità sono importanti e significativi, da Paolo Borsellino a Pier Paolo Pasolini.
Maturità, nelle tracce anche Paolo Borsellino
L’opera di Pasolini proposta per l’analisi del testo per l’esame di maturità è una sua poesia tratta dall’opera ‘Dal diario’. Skuola.net precisa che si tratta di ‘Appendice 1’, poesia priva di titolo che rappresenta il sunto dell’itinerario letterario che l’autore ha percorso fin dagli anni della sua giovinezza. Da segnalere l’opera di Tomasi di Lampedusa proposta per l’analisi del testo che è, come prevedibile, ‘Il Gattopardo’. Si tratta del passaggio in cui si parla della visita di Angelica, fidanzata di Tancredi, alla famiglia dei principi di Salina.
La prima traccia della tipologia B1 – testo argomentativo – è un testo tratto dall’opera dell’autore Piers Brendon intitolata ‘Gli anni trenta. Il decennio che sconvolse il mondo’ in cui si parla del New Deal del Presidente Americano Roosevelt a seguito della grande crisi del ‘29.
La seconda traccia della Tipologia B – testo argomentativo – è sul tema del ‘Rispetto’ ed è incentrata su un articolo del giornalista di ‘Avvenire’, Riccardo Maccioni, indicato dall’articolo in questione come la parola dell’anno secondo Treccani e pubblicato il 17 dicembre 2024 sul sito del quotidiano.
La prima traccia del tema di attualità – tipologia C – ricorda il giudice Paolo Borsellino attraverso un testo dal titolo ‘I giovani, la mia speranza‘, pubblicato su Epoca nel 1992, che riflette sull’importanza della cultura della legalità portata ai giovani come deterrente a lungo termine per la proliferazione della cultura mafiosa.
La seconda traccia del tema di attualità – tipologia C – riflette sulle piattaforme di social media, soffermandosi sul fatto che vi proliferano contenuti pensati per scatenare il sentimento dell’indignazione e che, proprio a causa di questo, finiscono per saturare la nostra capacità di indignarsi. Il tutto a partire da un testo di Anna Meldolesi e Chiara Lalli – ‘L’indignazione è il motore del mondo social. Ma serve a qualcosa’, pubblicato su ‘Sette’, supplemento settimanale del ‘Corriere della Sera’.
La commozione dei familiari del giudice ucciso dalla mafia
“Apprendiamo con commozione che tra le tracce della prova scritta di italiano per la maturità di quest’anno, vi è un riferimento all’attenzione e alla fiducia che nostro padre riponeva nei giovani. Egli nutriva una enorme speranza nelle future generazioni ed abbiamo sempre pensato che a reggere i suoi sforzi vi fosse il senso di una prospettiva alta di un cambiamento in meglio della nostra società civile”. Lo sottolineano, apprende l’Adnkronos, Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino, figli del magistrato ucciso in via D’Amelio a Palermo il 19 luglio del 1992, commentando in una lettera la scelta del ministero dell’Istruzione e del Merito.
“Nella sua famosa frase ‘se la gioventù le negherà il consenso, anche l’onnipotente e misteriosa mafia svanirà come un incubo’ è condensata tutta la speranza che la sua attività di magistrato impegnato sul fronte antimafia potesse incidere sulle coscienze di tutti i cittadini, all’interno di un percorso segnato dal sacrificio di tantissime magnifiche vite umane. Resta in noi oggi -proseguono i figli di Borsellino- la consapevolezza che attraverso l’odierno riconoscimento e tributo, il sacrificio di nostro padre è come un seme che sta dando i suoi frutti. Il percorso è ancora lungo ma siamo sulla buona strada’.
“Ci sia consentito -concludono Lucia, Manfredi e Fiammetta Borsellino – di ringraziare la Scuola di ogni ordine e grado per tutto il lavoro di educazione alla legalità svolto in questi trentratre anni e che sappiamo sarà portato avanti con nuovo entusiasmo alla luce di quanto accaduto oggi”.
Come funziona la prima prova scritta
Le modalità per la prima prova sono le stesse del 2024: due prove scritte a carattere nazionale (decise, cioè, dal Ministero), terza prova solo per gli indirizzi in cui è prevista, colloquio in chiave multidisciplinare, commissari interni ed esterni.
La prima prova accerta sia la padronanza della lingua italiana (o della diversa lingua nella quale avviene l’insegnamento) sia le capacità espressive, logico-linguistiche e critiche degli studenti. Si svolge oggi alle 8:30 con modalità identiche in tutti gli istituti e ha una durata massima di sei ore.
I candidati possono scegliere tra tipologie e tematiche diverse: il Ministero mette a disposizione per tutti gli indirizzi di studio sette tracce che fanno riferimento agli ambiti artistico, letterario, storico, filosofico, scientifico, economico e tecnologico, sociale. Gli studenti possono scegliere, tra le sette tracce, quella che pensano sia più adatta alla loro preparazione e ai loro interessi. La prova può essere strutturata in più parti. Ciò consente di verificare competenze diverse, in particolare la comprensione degli aspetti linguistici, espressivi e logico-argomentativi, oltre che la riflessione critica da parte del candidato.
Il messaggio video di Giorgia Meloni
“In bocca al lupo a tutti gli studenti che stanno per affrontare la Maturità. Forza ragazzi!”. È il messaggio della premier Giorgia Meloni, rivolto agli studenti via social. In un video, la presidente del Consiglio parla ai ragazzi: “Lo so, oggi è il giorno: l’esame di Maturità. Avete dormito poco, avete mille pensieri, siete pronti, perché dietro di voi ci sono anni di studio, impegno, fatica e anche tanti sogni. Fate un bel respiro, arrivate a testa alta, date il massimo, siate fieri di voi stessi. Vi mando un grande in bocca al lupo. Forza ragazzi, siete il nostro orgoglio”, è il video messaggio postato dalla premier.