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Marocchino arrestato a Perugia: accusato di terrorismo, si diceva pronto a confezionare bombe. Pronto a unirsi alla jihad

"Colpire l'Occidente"

Marocchino arrestato a Perugia: accusato di terrorismo, si diceva pronto a confezionare bombe. Pronto a unirsi alla jihad

Come fa sapere una nota del procuratore di Perugia Raffaele Cantone, l'indagato, per quanto ricostruito dalle indagini, "farebbe organicamente parte dell’organizzazione terroristica 'Stato Islamico'"

Cronaca - di Federica Argento - 18 Giugno 2025 alle 17:43

Arrestato a Perugia un ragazzo di origine marocchina, indagato per partecipazione ad associazione con finalità di terrorismo internazionale. Attraverso una piattaforma di messaggistica, utilizzata essenzialmente da giovani internauti, aveva postato materiale propagandistico e istigatorio riconducibile allo Stato islamico. Un altro colpo assestato al terrorismo.

Marocchino arrestato: “Pronto a unirsi alla jihad”

Il Ros dei carabinieri, con il supporto del personale del comando provinciale dei carabinieri di Perugia, ha dato esecuzione ad una ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Perugia; su richiesta della Direzione distrettuale antimafia della procura di Perugia; d’intesa con la Procura nazionale antimafia e antiterrorismo. Le complesse indagini rientrano nella più ampia attività del Ros dei carabinieri per monitorare il web. Dalle indagini si è risaliti al ventenne.

Marocchino arrestato: “Disponibilità a colpire in Occidente”

Come fa sapere una nota del procuratore di Perugia Raffaele Cantone l’indagato, per quanto ricostruito dalle indagini, “farebbe organicamente parte dell’organizzazione terroristica ‘Stato Islamico’; avendo egli stesso aderito convintamente al progetto terroristico di quella struttura e verso la quale ha messo a disposizione le proprie capacità”. Secondo l’accusa, il giovane “avrebbe fornito la propria disponibilità a unirsi alle fila della pericolosa articolazione dello Stato Islamico (indicata come Iskp), che opera in Khorasan (porzione di territorio ricompreso fra Afghanistan, Kazakistan, Kirghistan, Uzbekistan e Cina)” e “la disponibilità a colpire in Occidente”.

Soggetti da indottrinare

Il giovane, fa sapere la nota del procuratore Cantone, “si sarebbe addestrato, attraverso specifiche istruzioni reperite sui canali ufficiali dello Stato Islamico, a confezionare ordigni esplosivi artigianali, avendone anche le capacità tecnico-teoriche”. Avrebbe inoltre intrattenuto contatti, sia personali che virtuali, con soggetti da indottrinare. Ai quali avrebbe inviato il materiale propagandistico da lui acquisito nel tempo on-line. Emesso il provvedimento, i militari hanno rintracciato l’indagato e, in forza di un decreto di perquisizione, hanno sequestrato vario materiale informatico che sarà oggetto di analisi nei prossimi giorni. L’uomo è stato trasferito nel carcere di Perugia – Capanne.

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di Federica Argento - 18 Giugno 2025