
Nuova indagine
Maria Rosaria Boccia, piove sul bagnato, adesso è indagata anche per la laurea: ipotesi di falso e truffa
Maria Rosaria Boccia per alcuni mesi era diventata l’idolo della sinistra per le esternazioni e i post Instagram che avevano costretto a un passo indietro il ministro della Cultura, Gennaro Sangiuliano. A distanza di tempo il caso è rientrato nell’alveo di una vicenda privata, che aveva dato grande visibilità alla imprenditrice di Pompei. Visibilità che le è costata un’attenzione ulteriore sui suoi titoli di studio.
Da qui la notizia di una nuova inchiesta della Procura di Napoli, che sta indagando sulla sua laurea in economia. L’apertura di un fascicolo d’inchiesta è stato anticipato oggi dai quotidiani Il Mattino e Repubblica. I reati ipotizzati dagli inquirenti sono falso, truffa e falsa attribuzione di valori altrui e Maria Rosaria Boccia risulta iscritta nel registro degli indagati. I finanzieri del nucleo di polizia economico-finanziaria di Napoli hanno eseguito delle acquisizioni documentali nelle università Parthenope, Pegaso e Luiss Guido Carli.
La donna del caso Sangiuliano indagata dopo la denuncia dell’università Pegaso
Gli accertamenti mirano a riscontrare quanto denunciato dalla stessa Pegaso in un esposto presentato all’ufficio inquirente partenopeo a seguito di una verifica interna. Secondo quanto si apprende, la denuncia riguarda il plagio da parte dell’imprenditrice di Pompei di una tesi presentata da una studentessa della Luiss intitolata “Il Sistema Sanitario Nazionale: luci e ombre di un’eccellenza italiana stretta dai vincoli della finanza pubblica”.
All’atto dell’iscrizione alla Pegaso (nel 2020) la Boccia avrebbe inoltre presentato un’autocertificazione non firmata facendosi riconoscere alcuni esami precedentemente sostenuti alla Parthenope. L’autocertificazione sarebbe stata all’epoca acquisita dalla Pegaso senza alcuna verifica presso la Parthenope circa l’effettivo sostenimento degli esami.
Maria Rosaria Boccia si è laureata alla Pegaso in Economia e Management con il punteggio di 91/110. Gli accertamenti interni della Pegaso sono partiti dopo un servizio andato in onda il 9 settembre 2024 su “Rete 4”, in cui si sollevavano dubbi sull’autenticità della tesi di laurea della Boccia, il cui elaborato sarebbe stato messo a confronto utilizzando un software antiplagio con quello di una studentessa laureatasi nel 2019 alla Luiss.
Non solo la laurea: Maria Rosaria Boccia indagata anche a Roma e Pisa
L’imprenditrice campana risulta indagata in vicende processuali distente. La Procura Roma le contesta il reato di «minaccia ad appartenente a Corpo politico»; oltre a quello di lesioni aggravate per il caso Sangiuliano. Non solo.
Maria Rosaria Boccia risulta indagata anche dalla Procura di Pisa per il reato di truffa, “per fatti riguardanti la presunta partecipazione a un progetto imprenditoriale riguardante un immobile, avvenuta nel 2021”.