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Lollobrigida

Vento in poppa

Lollobrigida ministro più apprezzato: il sondaggio che mette a tacere tutte le malelingue

Tecnè conferma che a quasi tre anni dall'insediamento tra gli italiani e l'esecutivo è ancora e ancora di più "luna di miele": cresce la fiducia nel governo. FdI al 30% continua a trainare il centrodestra. E il Pd annaspa

Politica - di Alice Carrazza - 14 Giugno 2025 alle 09:56

A quasi tre anni dall’inizio della legislatura, il verdetto dell’opinione pubblica arriva come una doccia fredda per gufi e cassandre: la fiducia nel governo Meloni cresce. Lo certifica l’ultima indagine Tecnè per l’agenzia Dire, condotto tra il 10 e il 12 giugno su un campione rappresentativo di 6718 italiani. Un segnale chiaro e inequivocabile che dimostra come l’Italia continui ad credere nel centrodestra unito, mentre l’opposizione arranca tra alleanze sbagliate e strategie fallimentari.

Lollobrigida e Tajani primi per gradimento

A dominare la classifica dei ministri più apprezzati sono il ministro dell’Agricoltura e della sovranità alimentare Francesco Lollobrigida e il ministro degli Esteri Antonio Tajani, entrambi con il 52% di giudizi positivi. Due volti distinti del centrodestra: il primo, figura cardine della destra identitaria e pragmatica di Giorgia Meloni; il secondo, erede del lascito berlusconiano ed espressione della tradizione moderata.

Seguono Guido Crosetto, ministro della Difesa, con il 51% e, poco sotto, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi insieme al ministro dell’Istruzione Giuseppe Valditara, entrambi al 48%. Un panorama di giudizi solidi che attraversa l’intero esecutivo. Tra i ministri più apprezzati si segnalano anche Gilberto Pichetto Fratin (Ambiente e Sicurezza Energetica) e Alessandro Giuli (Cultura), entrambi al 47%.

Il governo convince: cresce la fiducia

Il 46% degli italiani oggi esprime fiducia nel governo, contro il 43% di un anno fa. Numeri che parlano chiaro e che confermano la capacità del governo di mantenere la barra dritta e degli italiani di capirlo, anche in contesto delicato come quello attuale, gravato da complesse crisi internazionali.

Fratelli d’Italia stabile al 30%: il Pd arranca

Sul piano dei consensi, Fratelli d’Italia si conferma primo partito con un solido 30%, in crescita rispetto alle elezioni europee dello scorso giugno. Il distacco sul Partito democratico si amplia a 8,4 punti percentuali: i dem scendono dal 24,1% delle europee al 21,6% di oggi. Indicatore evidente dell’incapacità di Elly Schlein di invertire la rotta, anzi il partito ormai cala a picco perdendo quasi tre punti dall’ultimo giro elettorale. Insomma, la base dem si assottiglia, e l’alleanza con Giuseppe Conte appare sempre più come un boomerang.

Nel frattempo, qualcosa lo recupera il Movimento 5 stelle (dal 10% all’11,6%), a dimostrazione che l’elettorato fatica a riconoscersi nella formula del cosiddetto campo largo. La sinistra, nel tentativo di combattere lo spettro populista a destra, ha finito per accodarsi al populista di sinistra per eccellenza. Una contraddizione che si rivela, ancora una volta, fatale.

Il centrodestra unito resta la formula che funziona

Il messaggio che arriva dalle urne, dopo il flop referendario della sinistra, e dagli ultimi sondaggi appare limpido: l’alleanza tra Fratelli d’Italia, Lega e Forza Italia non è solo numericamente efficace, ma culturalmente e politicamente coerente. E gli italiani lo sanno.

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di Alice Carrazza - 14 Giugno 2025