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Sbarra

Il riflesso politico

Lollobrigida: «Con l’ingresso di Sbarra al governo squarciato un altro tetto di cristallo»

Politica - di Paolo Desideri - 14 Giugno 2025 alle 13:59

La nomina di Luigi Sbarra, ex segretario generale della Cisl, a sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, va molto al di là della valorizzazione di un sindacalista moderato. Un uomo, peraltro, che ha avuto il merito di promuovere dal basso l’attuazione dell’articolo 46 della Costituzione per la partecipazione dei lavoratori alla gestione delle imprese. Configura, come spiega bene il ministro Francesco Lollobrigida in un’intervista a Il Foglio, la rottura di un tabù e cioè che il mondo sindacale, anche quello cattolico, avesse come unico punto di riferimento il mondo del centrosinistra.

Lollobrigida: “Polemiche su Sbarra? Strumentali”

Nell’intervista, il ministro liquida causticamente le polemiche dei sindacati su una presunta nomina dettata dal disimpegno della Cisl sui referendum: “Non credo ci sia nessuna connessione tra le due cose. Né – dice Lollobrigida, – vedo particolari elementi di novità nella nostra scelta su Sbarra. Nel senso che negli ultimi anni sono stati almeno sei o sette i sindacalisti che hanno deciso di impegnarsi politicamente dopo la fine del loro mandato”.

“Spezzato il totem dei sindacati e la sinistra”

Lollobrigida sottolinea un aspetto politico molto intelligente relativo alla nomina di Sbarra: “La Cisl è un grandissimo sindacato e continuerà a rappresentare un riferimento per i lavoratori. Credo invece che con l’ex segretario Sbarra si sia squarciato un nuovo tetto di cristallo. A lungo si è pensato che dopo l’esperienza sindacale si dovesse guardare solo da una parte, non tenendo conto che pure nel centrodestra ci sono milioni di lavoratori iscritti ai sindacati. Adesso, questa visione pregiudiziale è finalmente venuta meno”.

“Sbarra? Uomo del sud”

Il titolare del dicastero dell’agricoltura parla del rapporto tra l’esecutivo e il sud, delega data all’ex sindacalista calabrese. “Il collega Sbarra ha visto che alcuni risultati sono stati conseguiti dal nostro governo e si è sentito nella condizione di voler contribuire ancor di più, per l’Italia e per la sua terra. E’ un uomo del sud con una competenza eccezionale in settori strategici per il Mezzogiorno come il lavoro, l’occupazione e le tutele dei lavoratori”.

La partecipazione vale più dei referendum per i lavoratori

Lollobrigida ha colto in pieno il significato politico dell’operazione Sbarra. Che non c’entra un fico secco con il referendum. La Cisl da tempo ha assunto posizioni diverse dall’integralismo di Cgil e Uil. Proprio il nuovo sottosegretario, un calabrese che viene dal basso e che conosce le dinamiche del mondo del lavoro, è stato il promotore della raccolta di firme su una legge, quella della partecipazione, per la quale il Msi lottò per oltre 40 anni, invano, pur essendo prevista in Costituzione. L’attuazione della partecipazione vale per i lavoratori più di tutti i quesiti proposti nel referendum.

 

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di Paolo Desideri - 14 Giugno 2025