
Sinistre amnesie
Littizzetto invita ad andare al mare ai referendum di giugno: il video appello dimenticato del 2022
È passato pressoché sotto silenzio il video appello di Luciana Littizzetto, nel corso della trasmissione Che tempo che fa di Fabio Fazio, dedicato ai referendum, nel quale la popolare comica ha invitato apertamente gli italiani andare al mare anziché andare a votare. Un appello caduto stranamente nel dimenticatoio, perché quella irridente sollecitazione, pronunciata in occasione dei referendum sulla Giustizia, erano stati snobbati dalla stesso Littizzetto. Correva l’anno 2022…
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«Votare è bellissimo, però vi dico la verità: il 12 giugno pensavo di andare al mare. Invece ci chiedete di pronunciarci sul referendum, non uno, ma cinque. A questo giro mi viene chiesto un parere su qualcosa che non so tanto bene. So a spanne, a grandi linee. Per chi ci avete preso, per 60 milioni di Giuliani Amati? Siamo forse dei Perry Mason? Pensate che la mattina sul water leggiamo il manuale di diritto costituzionale? Non è che la sera a tavola a Sondrio o a Reggio Calabria si parla della separazione delle carriere dei magistrati, a meno che la famiglia non sia composta da magistrati. Siamo talmente scarsi in materia giuridica che abbiamo creduto per anni che Forum su Rete 4 fosse reale, adesso dobbiamo esprimerci sull’elezione dei consigli giudiziari?».
Quando la Littizzetto faceva appelli sulla Rai a non votare ai referendum sulla Giustizia
Un monologo che potrebbe reggere con i referendum attuali, come se in Italia ci fossero 60 milioni di giuslavoristi. Chiaramente, la retorica era finalizzata all’astensionismo, in forma ironica, per boicottare quei quesiti indigesti alla sinistra. Quella letterina andò in onda quando la trasmissione andava ancora sulle reti Rai, tanto da scatenare le inevitabile proteste dei promotori del referendum.
L’allora deputato di Italia Viva e segretario della commissione di Vigilanza Rai, Michele Anzaldi, aveva contestato il monologo con un tweet: “Il monologo di Littizzetto contro i referendum Giustizia è buona informazione da servizio pubblico? Che ne pensa l’Agcom che a pochi giorni dal voto fa solo richiami generici? Che dice il neocommissario Capitanio?”. Dalla Lega era arrivata la richiesta di una interrogazione parlamentare: «Ha di fatto rappresentato le posizioni contrarie al referendum Giustizia senza contraddittorio».
Mentre Vittorio Sgarbi aveva ribaltato polemicamente la questione: “Molti andranno a votare grazie all’appello all’astensione”. Previsione purtroppo naufragata perché i quesiti referendari non raggiunsero il quorum.
Alla fine del monologo però era stata la stessa Littizzetto a specificare che in realtà il 12 giugno andrà a votare “per dovere civico e perché è un mio diritto”. Ma il senso, ovviamente, come potete vedere dal video era esattamente l’opposto. Oggi, invece, a sinistra si stracciano le vesti perché qualcuno ha scelto di astenersi su quesiti ancora più tecnici. Una banalissima domanda a Lucianina: cosa è cambiato rispetto a tre anni fa?