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“L’atto creativo in estetica” di Elio Bava: Dio ispira la coscienza dell’uomo e lo conduce verso l’arte e la filosofia

Oltre il tempo e lo spazio

“L’atto creativo in estetica” di Elio Bava: Dio ispira la coscienza dell’uomo e lo conduce verso l’arte e la filosofia

Cultura - di Gabriele Caramelli - 8 Giugno 2025 alle 07:00

Sin dall’alba dei tempi, gli uomini hanno trovato nell’arte un modo semplice per esprimere le proprie emozioni e i desideri, ancor prima della scrittura. Le pitture rupestri, risalenti ai periodi del Paleolitico e del Neolitico, descrivevano la vita quotidiana e la caccia, ma secondo alcuni studi sembra che queste avessero anche uno scopo rituale. Nel libro “L’atto creativo in estetica” di Elio Bava emergono non soltanto le motivazioni che spingono l’uomo a descrivere l’ambiente che lo circonda, ma anche i processi naturali e filosofici che spingono l’individuo ad immortalare le emozioni e l’esistenza umana. La prefazione, curata dal giornalista ed ex ministro della Cultura Gennaro Sangiuliano, ricorda che lo scopo della scienza è anche quello di aprirsi alla dimensione metafisica, senza escludere a priori l’importanza della filosofia, della teologia e della spiritualità in generale. L’autore cerca prevalentemente di indagare le differenza della creatività e dell’atto creativo. Nel primo caso si parla della capacità artistica intrinseca nell’essere umano, mentre nel secondo dell’azione che porta alla realizzazione di un’opera d’arte.

L’atto creativo in estetica: l’uomo e la sua arte sono vicini a Dio

Per Elio Bava, l’uomo non è soltanto un animale come ritenuto da Aristotele, ma una creatura in cui abita un’essenza divina e che lui descrive con l’accezione latina “Quid divinum”, ossia la volontà di Dio. L’uomo non è quindi slegato dalla coscienza religiosa, ma ragiona attraverso un’estensione metafisica che si pone al di là del razionalismo e della realtà che possiamo percepire. La connessione tra l’uomo e il divino si percepisce anche nella musica, o come scrive l’autore del libro “metafisica tradotta in suoni”. Tutti gli esseri umani sono dotati di una volontà, categorizzata in gradi dal filosofo tedesco Arthur Schopenauer. Anche la scrittura può essere un atto creativo e un’opera d’arte, secondo Bava. Romanzi e poesie possono duettare con le “potenze della storia”, ma possono essere ambientate comunque in un tempo indefinito. L’arte è quindi una configurazione umana che annienta lo scorrimento degli attimi, ma tiene conto delle forme e della quantità degli spazi.

 

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di Gabriele Caramelli - 8 Giugno 2025